Nel Santuario di Oropa, le radici della fede affondano nel quarto secolo d.C., quando una modesta cappella fu eretta per custodire l’effigie della Madonna, divenuta oggetto di ferventi devozioni. Grazie all’opera del vescovo Francesco Della Rovere nel 1317, durante il fervore medievale, il santuario conobbe una rinascita architettonica di notevole rilevanza, anticipando la sua futura grandezza. Nel corso dei secoli, il santuario si espanse, accogliendo nuove strutture per ospitare i pellegrini provenienti da ogni angolo d’Europa, alimentando così la sua fama di luogo mariano di primaria importanza. I legami con la Casa Savoia si rivelarono cruciali, con la concessione del patronato reale nel 1620, riconfermato poi alla casata italiana dopo il trasferimento dei poteri. Costante fu l’impegno nel preservarne la sua bellezza attraverso restauri e interventi architettonici, conservando così intatto il suo splendore nel corso dei secoli. La celebrazione della Madonna Nera di Oropa, venerata come miracolosa, attirò pellegrini ininterrottamente, mentre nel 1905, l’alto riconoscimento papale conferì al santuario la dignità di basilica minore. Infine, nel 2003, l’inclusione nella lista dei Patrimoni dell’umanità UNESCO sancì il suo valore storico, artistico e spirituale, proiettando il Santuario di Oropa nell’eternità dell’elogio universale.