interior design Milano

interior design Milano – verso il design su misura delle cucine

Questa sezione del sito espone la storia dell’interior design Milano elencando, prima, gli aspetti della secolarizzazione del XIX secolo  e della rivoluzione industriale influenzata dalla rivoluzione francese, per andare poi ai nomi storici del  design Milanese e la connessione con le maggiori aziende  che hanno fruito delle grandi innovazioni  sull’architettura. L’architettura esprime la realtà, quando lo spazio interno parla lo stesso linguaggio dello spazio esterno. Se osservate questa immagine di uno spazio interno (  lo studio di Frank Lloyd Wright ) e  l’immagine del suo spazio esterno, scoprite che il linguaggio è omogeneo. Tradotto in termini piccolo borghesi, i due elementi di equalizzano o si equivalgono. Esiste anche al connessione con al sezione del sito che offre un servizio gratuiti di progettazione on line di interni, che è in fase di attivazione. Chi si iscrive ora al servizio può ottenere questo vantaggio ma anche altre informazioni su operazioni immobiliari per la prenotazione di appartamenti con sconti importanti. Come vedete il sito  ha ottenuto sponsorizzazioni questo significa che il nostro quadro reputazionale e credit score non presenta problematiche. Nessuno può ottenere un sito internet se ha precedenti penali e nessuno può ottenere banner pubblicitari se ha un credit score problematico, ergo la nostre identità commerciali sono già state verificate alla fonte. Il sito internet non è  una azienda ma semplicemente un terminale di divulgazione dell’architettura  con dei banner.  Altri servizi verranno attivati in forma automatica per chi si iscrive e riguarderanno informazioni su uscite editoriali, informazioni immobiliari, informazioni su consulenze di arredamento e nei banner trovate i  🛒 “consigli per gli acquisti di arredamento”.

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TRASFORMAZIONI DI MILANO NEL’ALVEO DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE.

  1. 🏭 “L’impatto della rivoluzione industriale sulla trasformazione di Milano: Un’analisi storica”
  2. 🌇 “Milano: Il fulcro della rivoluzione industriale italiana”
  3. 🏭🏙️ “Dalla tessitura alla metropoli: Come la rivoluzione industriale ha modellato Milano”
  4. 🏗️ “La trasformazione urbana di Milano durante la rivoluzione industriale: Un’analisi dei cambiamenti strutturali”
  5. 👨‍🏭🏭 “Dal lavoro artigianale all’industria: Il ruolo di Milano nella rivoluzione industriale italiana

👨‍🏭🏭 “Dal lavoro artigianale all’industria: Il ruolo di Milano nella rivoluzione industriale italiana

        • A. 💡 “Definizione del progresso: L’evoluzione industriale e l’industrial design di Milano”
        • B. 🖌️ “Tra fabbriche e estetica: L’influenza dell’evoluzione industriale sull’industrial design di Milano”
        • C. 🏭🎨 “Dalla produzione di massa all’eleganza industriale: Il connubio tra evoluzione industriale e industrial design a Milano”
        • D. 🛋️ “L’arredamento della modernità: L’evoluzione industriale e l’industrial design a Milano”
        • E. 🌆✨ “L’evoluzione industriale di Milano riflessa nell’industrial design: Un viaggio nella città della creatività e dell’innovazione”
                  • 📁 Arredo interni cucine
                  • 📁 L’evoluzione del design delle cucine: Storia e tendenze
                  • 📁 L’elettrodomestico del futuro: Innovazioni per la cucina moderna
                  • 📁 Cucine smart: Tecnologia e design a servizio della funzionalità
                  • 📁 Materiali e finiture per il design delle cucine: Nuove prospettive estetiche
                  • 📁 Il ruolo dell’ergonomia nel design delle cucine: Comfort e praticità in cucina
                  • 📁 Cucine minimaliste: Essenzialità ed eleganza nel design contemporaneo
                  • 📁 Il design sostenibile nella cucina del futuro: Soluzioni eco-friendly per un’esperienza culinaria responsabile
                  • 📁 Cucine di design italiano: L’eccellenza artigianale nell’ambiente del lavoro in cucina dai ristoranti alle case.
                  • 📁 L’evoluzione delle isole cucina: Versatilità e convivialità nello spazio di lavoro del cuoco e dello chef.

 

Argomento di origine del progetto –  Interior design Milano –

Ricordiamo che il termine INTERIOR non è inglese è un superfluo   “inglicismo”, che definisce l’architettura di interni che assomiglia al termine “realtà interiore” quindi si connette con il concetto di interiorità che è di natura psicologica, ma dal  punto di vista etimologico non ha molto senso. Ma cosa dice la TRECCANI in tal proposito?  –

La locuzione interior design (o architettura degli interni, o arredamento) indica quell’attività che si occupa della qualità funzionale, estetica o tecnica degli spazi interni dell’architettura. Si tratta di un ambito di grande rilevanza sociale, che risponde a interessi culturali ed economici molto estesi.

 

 

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Studio di architettura interior design Milano

La connessione successiva è la seguente.

https://www.archiram.com/interior-design-milano/arredo-interni-cucine

 


  1. 🏭 “L’impatto della rivoluzione industriale sulla trasformazione di Milano: Un’analisi storica”

LA TRECCANI ( tra le più importanti autorità enciclopediche al mondo, esprime un esame attendo del processo secondo cui si attiva il design d’interni e l’interior design.

Fino al 18° sec., questa disciplina si era occupata soprattutto dell’assetto interno dei grandi palazzi e dei monumenti pubblici, dedicandosi a questioni d’immagine istituzionale più che a veri problemi di abitabilità. Fu con la Rivoluzione francese e soprattutto con l’inizio di quella industriale, e il conseguente sviluppo urbano derivato dalle migrazioni interne, che la cultura del progetto e la politica cominciarono a occuparsi della ‘questione delle abitazioni’ (dal titolo di un famoso saggio di Friedrich Engels, Zur Wohnungsfrage, 1872) come tema sociale di enorme rilevanza. La nascente architettura moderna prese le mosse proprio da questa realtà, cercando di dare una risposta positiva a una città industriale ormai fuori controllo e profondamente inospitale nella sua dimensione umana.

Possiamo estrare un frammento del libro di Engels e gli diamo questo titolo:

🏭 “La questione abitativa nell’era industriale: L’impatto delle fabbriche sulle condizioni di vita”

Lo riscriviamo in tedesco e poi lo traduciamo in italiano .

<<… . .die sich zu industriellen Mittelpunkten entwickeln; andrerseits entspricht die Bauanlage dieser älteren Städte nicht mehr den Bedingungen der neuen Großindustrie und des ihr entsprechenden Verkehrs; Straßen werden erweitert und neu durchgebrochen, Eisenbahnen mitten durchgeführt. In demselben Augenblick, wo Arbeiter haufenweis zuströmen, werden die Arbeiterwohnungen massenweis eingerissen. Daher die plötzliche Wohnungsnot der Arbeiter und des auf Arbeiterkundschaft angewiesenen Kleinhandels und Kleingewerbs. In Städten, die von vornherein als Industriezentren entstanden, ist diese Wohnungsnot so gut wie unbekannt. So in Manchester, Leeds, Bradford, Barmen-Elberfeld. Dagegen in London, Paris, Berlin, Wien hat sie ihrerzeit akute Formen angenommen und besteht meist chronisch fort. Es war also grade diese akute Wohnungsnot, dies Symptom der sich in Deutschland vollziehenden industriellen Revolution, die damals die Presse mit Abhandlungen über die “Wohnungsfrage” füllte und den Anlaß bot zu allerhand sozialer Quacksalberei. Eine Reihe solcher Artikel verlief sich auch in den “Volksstaat”. Der anonyme Verfasser, der sich später als Herr Dr. med. A. Mülberger aus Württemberg zu erkennen gab, hielt die Gelegenheit für günstig, den deutschen Arbeitern an dieser Frage die Wunderwirkungen der Proudhonschen sozialen Universalmedizin einleuchtend zu machen. Als ich der Redaktion meine Verwunderung über die Aufnahme dieser sonderbaren Artikel zu erkennen gab, wurde ich aufgefordert, zu antworten, was ich auch tat. (S. Erster Abschnitt: “Wie Proudhon die Wohnungsfrage löst”1.) An diese Reihe von Artikeln knüpfte ich bald darauf eine zweite, worin an der Hand einer Schrift von Dr. Emil Sax die philanthropisch-bürgerliche Auffassung der Frage untersucht wurde. (Zweiter Abschnitt: “Wie….>>

<<…”che si sviluppano in centri industriali; d’altra parte, la struttura edilizia di queste città più antiche non corrisponde più alle esigenze della nuova grande industria e del relativo traffico; le strade vengono ampliate e nuove vie vengono aperte, le ferrovie vengono costruite al loro interno. Allo stesso tempo in cui gli operai affluiscono in massa, le abitazioni operaie vengono demolite a gruppi. Da qui la repentina carenza di alloggi per gli operai e per il piccolo commercio e l’artigianato che dipendono dalla clientela operaia. Nelle città che si sono sviluppate fin dall’inizio come centri industriali, questa carenza di alloggi è praticamente sconosciuta. Ad esempio, a Manchester, Leeds, Bradford, Barmen-Elberfeld. Al contrario, a Londra, Parigi, Berlino, Vienna, ha assunto forme acute nel tempo ed è spesso una condizione cronica. Quindi, era proprio questa repentina carenza di alloggi, questo sintomo della rivoluzione industriale che stava avvenendo in Germania, che riempiva la stampa di trattazioni sulla “questione abitativa” in quel momento e offriva l’occasione per ogni sorta di charlataneria sociale. Una serie di articoli del genere si smarrì anche sul “Volksstaat”. L’autore anonimo, che in seguito si rivelò essere il dottor medico A. Mülberger da Württemberg, pensò che fosse un’occasione favorevole per far comprendere agli operai tedeschi gli effetti miracolosi della medicina sociale universale prudoniana. Quando ho manifestato la mia sorpresa all’editore per l’accoglienza di questi strani articoli, mi è stato chiesto di rispondere, cosa che ho fatto. (Prima sezione: “Come Proudhon risolve la questione abitativa”1.) A questa serie di articoli ho presto fatto seguito una seconda, in cui ho esaminato l’interpretazione filantropica-borghese della questione, basandomi su un’opera del dottor Emil Sax. (Seconda sezione: “Come….>

La frase chiave che abbiamo scelto è quella sottolineata in alto e che riproponiamo <<d’altra parte, la struttura edilizia di queste città più antiche non corrisponde più alle esigenze della nuova grande industria e del relativo traffico;>>

La struttura edilizia delle città più antiche, è la frase che più dimostra come Engels si fosse reso conto già in quel periodo che le città che avevamo ereditato non erano allineate con il processo di industrializzazione in corso. Ne deduciamo che nel secolo successivo ed in questo, la produzione industriale ha anticipato quello che nelle città vedremo nel prossimo secolo. Mentre in taluni casi  lo spazio interno coincide con lo spazio esterno e ne viceversa e non che lo spazio esterno sia il risultati dell’interno, in altri caso  l’installazione di una cucina degli anni 60-70 in edifici costruiti negli anni 50-60-70  era già un  dato più avanzato  rispetto alla struttura della casa che si portava dietro lo schema degli edifici ottocenteschi se non precedenti la fase ottocentesca. Le case in linea.

 

FONTI:

https://www.treccani.it/enciclopedia/interni_%28XXI-Secolo%29/

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