Grattacieli ultra moderni a New York.
Storia di new York fascicolo I°
Basta osservare i progetti degli architetti KPF su NY ed il resto per capire come la città sta evolvendo. Sono sorti edifici stretti ed alti, dalle fattezze razionali, poche storture, ed un grande rigore. La storia di NY ( qui inizia il primo capitolo )

DESCRIZIONE DEL PROGETTO PROPOSTA
Il progetto sperimentale che qui andiamo ad osservare, è stato generato con un prompt A.I. La sperimentazione continua assieme alla mappatura. Lo stile la configurazione, la spazialità che nasce dal prompt, può essere sviluppata in fasi successive. Trattasi di un progetto descrittivo.
L’architettura non si esaurisce nella pelle dell’edificio, ma pulsa nella sua dinamica interna, nel modo in cui le forze si distribuiscono, nei vuoti che si oppongono ai pieni. In questo grattacielo, la doppia ala si configura come un gesto spaziale netto, una fenditura che apre il volume verso il cielo, alleggerendolo visivamente e funzionalmente. Non si tratta solo di forma, ma di struttura che respira: la rastremazione centrale non è un capriccio estetico, bensì un diaframma intelligente che redistribuisce i carichi e soprattutto doma il vento, creando un sistema naturale di equalizzazione delle correnti ascensionali.
All’interno, si immagina una stratificazione di funzioni essenziali — uffici, spazi per i servizi, luoghi di incontro — distribuiti con razionalità ma senza perdere il senso dell’invenzione spaziale. L’esterno, al contrario, raccoglie le attività più fluide, pubbliche o semipubbliche, come a dire che il cuore del lavoro sta dentro, mentre l’identità urbana pulsa fuori.
Non c’è simmetria banale, non c’è verticalità autoreferenziale. Qui la verticalità è modulata, interrogata, resa porosa. La forma incide lo skyline di New York non come monumento, ma come organismo urbano che dialoga col contesto e restituisce un nuovo equilibrio tra massa e vuoto. La firma in basso non è una firma: è una dichiarazione d’intenti.
Architecture does not end at the surface of a building—it lives in its internal dynamics, in how forces are distributed, in the voids that oppose the solids. In this skyscraper, the twin wings act as a clear spatial gesture, a fissure that opens the volume toward the sky, visually and functionally lightening the structure. This is not merely a formal choice, but a structure that breathes: the central tapering is not an aesthetic whim, but an intelligent diaphragm that redistributes loads and, above all, tames the wind, creating a natural system for equalizing ascending currents.
Inside, one can imagine a stratification of essential functions—offices, service areas, meeting spaces—arranged rationally but without losing a sense of spatial invention. The exterior, by contrast, hosts more fluid, public or semi-public functions, as if to say the core of productivity resides within, while the building’s urban identity pulses outside.
There is no banal symmetry, no self-referential verticality. Here, verticality is modulated, questioned, made porous. This form marks the New York skyline not as a monument, but as an urban organism that interacts with its context and restores a new balance between mass and void. The signature at the bottom is not just a signature: it is a statement of intent.
建築とは建物の表面で終わるものではなく、その内部の動き、力の分散、そして実体に対する空間のあり方の中に生きています。
この超高層ビルでは、二つの翼が空へと開く明快な空間的ジェスチャーとなり、構造を視覚的にも機能的にも軽やかにしています。
これは単なる形の選択ではなく、「呼吸する構造」です。中央の絞りは美的な気まぐれではなく、荷重を再分配し、上昇する風を制御する自然な均衡システムとして機能する知的な構成要素です。
内部には、オフィス、サービス空間、会議エリアなどの基本機能が階層的に配置され、合理的でありながら空間の創造性を失わない構成が想像されます。
対照的に外部は、公共または半公共のより流動的な機能を受け入れ、まるで「生産の核は内部にあり、都市的なアイデンティティは外部に脈打つ」と語るかのようです。
この建築にはありきたりな対称性も、自己完結的な垂直性もありません。
ここでの垂直性は、調整され、問いかけられ、そして透過性を持たされます。
この形は、ニューヨークのスカイラインに単なるモニュメントとしてではなく、環境と対話し、質量と空隙の新たなバランスを生み出す都市の生命体として刻まれています。
下部に記された署名は、単なる署名ではなく、「意思の表明」なのです。
Cenni storici fascicolo I°
Mappa logica della memoria storida di NY .
1. Lenape Land – The Original Inhabitants
Prima dell’arrivo europeo, la zona era abitata dai Lenape, una popolazione nativa americana. Vivevano lungo il fiume Hudson, soprattutto nell’area oggi conosciuta come Lower Manhattan, Brooklyn e il New Jersey orientale.
2. New Amsterdam – The Dutch Settlement (1624–1664)
I primi europei stabili furono gli olandesi, che fondarono nel 1624 il primo insediamento a Governors Island, poi spostato a Lower Manhattan nel 1626, chiamandolo Nieuw Amsterdam. Costruirono Fort Amsterdam all’estremità sud, dove oggi c’è Battery Park.
3. The Name Change – From Dutch to British (1664)
Nel 1664 gli inglesi conquistarono la colonia e ribattezzarono Nieuw Amsterdam in New York, in onore del Duca di York, fratello del re d’Inghilterra. Fu un atto politico per segnare il dominio britannico.
4. Colonial Growth – From South to North (1664–1776)
La città si espandeva lentamente verso nord lungo l’isola di Manhattan. Le attuali Wall Street (un tempo un muro di difesa), Canal Street (un vero canale), e Chinatown facevano parte di questi primi insediamenti.
5. Post-Independence Boom (1776–1800)
Dopo la rivoluzione americana, New York divenne capitale temporanea degli Stati Uniti (1785–1790). La popolazione crebbe e si consolidò la zona tra Lower Manhattan e Greenwich Village.
6. The Grid and the Northward Push (1811–1850)
Il famoso Commissioners’ Plan del 1811 disegnò la griglia urbana numerata che oggi conosciamo (1st to 220th Street). Manhattan si espanse ordinatamente verso Harlem.
7. Immigration Waves and Tenements (1850–1900)
Arrivano milioni di immigrati da Europa, Irlanda, Italia, Germania ed Europa dell’Est. Nascono quartieri come Little Italy, Lower East Side, Harlem. La città si densifica, i tenements (case popolari) si moltiplicano.
8. Brooklyn Joins the City (1898)
Consolidamento dei “boroughs”: nasce la moderna New York City composta da 5 boroughs: Manhattan, Brooklyn, Queens, Bronx e Staten Island. Brooklyn, fino ad allora città indipendente, è ora parte della metropoli.
9. Uptown and Suburbs – The 20th Century Expansion (1900–1950)
La città si sposta sempre più a nord e fuori da Manhattan. Crescono The Bronx, Queens, e le aree suburbane collegate da ponti e linee metro. Nascono i primi grattacieli e il mito di Manhattan come centro globale.
10. Global Capital – The Modern Era (1950–Oggi)
New York diventa una delle capitali mondiali della finanza, cultura, arte e media. Quartieri come SoHo, Chelsea, Williamsburg, DUMBO, si rigenerano. L’espansione oggi avviene in verticale e in profondità (Hudson Yards, One WTC).
I LENAPE : Cenni storici insediamento:
Immagine di Nativi Lenape , ergo chi abitava nel territorio della città di NY prima dell’arrivo degli europei.

Wigwam dei Lenape
I wigwam erano abitazioni tradizionali dei Lenape, costruite con una struttura di giovani alberi piegati e fissati al suolo, formando una cupola. Questa struttura veniva poi ricoperta con cortecce di alberi come l’olmo o con stuoie intrecciate. All’interno, i wigwam potevano ospitare una singola famiglia e offrivano un riparo efficace contro le intemperie.
🏠 Longhouse dei Lenape
Le longhouse erano abitazioni più grandi, destinate a ospitare più famiglie appartenenti allo stesso clan materno. Queste strutture rettangolari erano costruite con pali di legno e ricoperte con cortecce. All’interno, gli spazi erano organizzati per accogliere diverse famiglie, con aree comuni per cucinare e svolgere attività quotidiane.Alamy
Per una rappresentazione visiva accurata di queste abitazioni, ti consiglio di consultare le seguenti risorse:
Queste fonti offrono fotografie e descrizioni dettagliate delle abitazioni tradizionali dei Lenape, fornendo una comprensione più profonda della loro architettura e del loro stile di vita.
I Lenape, noti anche come Lenni-Lenape o Delaware, erano un popolo nativo americano stanziato originariamente nelle aree che oggi comprendono New York, New Jersey, Pennsylvania e Delaware. La loro cultura era profondamente radicata in un equilibrio tra agricoltura, caccia, pesca e raccolta, con una struttura sociale complessa e una forte connessione con la terra
🌾 Sussistenza: agricoltura, caccia e pesca
Agricoltura: Le donne Lenape praticavano la “piantagione delle Tre Sorelle” — mais, fagioli e zucche — utilizzando tecniche come la rotazione delle colture e il disboscamento controllato tramite incendi per mantenere la fertilità del suolo. Wikipedia
Caccia: Gli uomini cacciavano cervi, orsi, castori, procioni e volpi. Utilizzavano tecniche coordinate, come spingere gli animali verso i fiumi o circondarli e appiccare incendi controllati per facilitarne la cattura.
Pesca: La pesca era fondamentale, con tecniche come l’uso di castagne macinate per stordire i pesci nei corsi d’acqua. Raccoglievano anche molluschi come vongole e ostriche, specialmente lungo le coste del New Jersey.
🏘️ Vita quotidiana e insediamenti
I villaggi Lenape erano situati lungo fiumi e torrenti, con abitazioni come i wigwam (strutture a cupola) e le longhouse (case lunghe) che potevano ospitare più famiglie. Queste comunità erano semi-nomadi, spostandosi ogni 20 anni circa per permettere alla terra di rigenerarsi.
👥 Struttura sociale e gerarchia
Clan matrilineari: L’appartenenza al clan e l’eredità erano determinate dalla linea materna, con le donne che detenevano un ruolo centrale nella società.
Ruoli distinti: Le donne erano responsabili dell’agricoltura e della gestione domestica, mentre gli uomini si occupavano della caccia, della pesca e della difesa del villaggio.
Consigli tribali: Le decisioni importanti venivano prese attraverso consigli di anziani e capi, con un forte valore attribuito al consenso e alla saggezza collettiva.
🧿 Cultura e spiritualità
I Lenape erano spiritualmente legati alla natura, con cerimonie stagionali, danze e rituali che riflettevano il ciclo della vita e dell’ambiente. Il wampum, perline fatte di conchiglie, aveva un significato cerimoniale e veniva utilizzato anche come mezzo di scambio. Perle di Strega+2ortosociale.org+2FasterCapital+2
Oggi, i discendenti dei Lenape continuano a preservare e promuovere la loro eredità culturale attraverso comunità e organizzazioni dedicate.
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04/23/2025
Leorbat – Milano
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