esempio di ristrutturazione rustico rudere

esempio di ristrutturazione rustico rudere

 

 

 

 

La ristrutturazione di un rudere o rustico ammalorato, ma ancora accatastato richiede inventiva attenzione e una prima visione ed  una prima bozza. Con l’intelligenza artificiale è possibile creare degli scenari e poi andare a muoversi sul progetto reale. Ad esempio se tu che  leggi questo articolo hai proprio bisogno di questo tipo di servizio, osserva questo esempo o gli altri esempi che proponiamo,  sulla base del clima del luogo e della cultura del posto e poi rifletti. Dopo che hai riflettuto puoi mandarci una e mail  ( rustici@archiram.com) con le immagini del tuo rustico o rudere da cui possiamo fare una prima analisi e mandarti un primo screening della situazione. Se ti piace possiamo approfondire e vedere se è possibile organizzare una planimetria e fare un sopralluogo. Già un soprallugo vi pone davanti a delle possibilità.

 

 

Un rudere novecentesco è diverso da un rudere o rustico ottecentesco, cosi come un edficio medievale o anche un rudere medievale ha caratteristiche diverse.I vincoli che può determinare la scoperta all’interno di un rudere medievale di resti di edifici di epoca romana possono creare una bella sorpresa ma anche  una bella gatta da pelare. Poi per togliere le castagne dal fuoco occorre molta pazienza.

Ci occuperemo di questi problemi con la configurazione delle pratiche in un altro momento. Per ora gustiamoci tante idee e stimoli per poter sviluppare un progetto ed un processo di progettazione. Mi raccomando se avete necessità di approfondire l’argomento, potete scriverci senza impegno.

 

Questo progetto nasce dalla volontà di non sovrapporre al passato un gesto autoritario, ma di ascoltarlo, leggerlo, e poi interrogarlo attraverso l’architettura. L’antico rudere in pietra, con la sua matericità ruvida e la sua memoria incisa nei vuoti, non viene restaurato in senso nostalgico, ma reinterpretato come struttura portante di un nuovo linguaggio spaziale.

Il nuovo volume, in vetro e acciaio, non tenta di mimetizzarsi: è dichiaratamente altro. Ma non invade, non cancella, non sostituisce. Si inserisce come un piano di lettura trasparente, che attraversa le rovine e permette di abitarle senza violarle. La pietra continua a parlare, e lo spazio contemporaneo si limita ad amplificarne la voce, aprendo prospettive inedite sul paesaggio e sulle funzioni dell’abitare.

Il progetto non cerca la simmetria né la composizione classica: cerca tensione, contrasto, e allo stesso tempo equilibrio dinamico tra pieni e vuoti, tra opaco e trasparente, tra permanenza e trasformazione. Lo spazio interno non è mai chiuso in sé, ma si apre in sequenze visive che collegano il costruito al contesto naturale. Ogni angolo è un invito alla percezione, ogni passaggio una variazione di ritmo e luce.

Non è un’architettura da contemplare, ma da attraversare, da vivere. In essa si legge il passato, si sente il presente, e si intuisce la possibilità di un futuro che non rimuove, ma include e reinterpreta.

 

Immagine del progetto

 

ristrutturazione rudere
ristrutturazione rudere in campagna

 

 

This project stems from the desire not to impose an authoritarian gesture upon the past, but to listen to it, read it, and then question it through architecture. The ancient stone ruin, with its raw materiality and memory etched into its voids, is not restored in a nostalgic sense but reinterpreted as the structural backbone of a new spatial language.

The new volume, made of glass and steel, does not try to blend in: it is deliberately distinct. Yet it does not invade, erase, or replace. It inserts itself as a transparent layer of interpretation, passing through the ruins and allowing them to be inhabited without being violated. The stone continues to speak, and the contemporary space merely amplifies its voice, opening new perspectives on both the landscape and the experience of dwelling.

The project does not pursue symmetry or classical composition: it seeks tension, contrast, and at the same time, a dynamic balance between solid and void, between opaque and transparent, between permanence and transformation. The interior space is never enclosed in itself, but opens in visual sequences that connect the built form to the natural context. Every corner invites perception, every transition is a variation of rhythm and light.

This is not architecture to be contemplated from afar, but to be crossed, to be lived. In it, the past is read, the present is felt, and the possibility of a future is suggested—one that does not erase but includes and reinterprets.

 

このプロジェクトは、過去に対して権威的なジェスチャーを押し付けるのではなく、それに耳を傾け、読み取り、そして建築を通じて問い直すという意志から生まれました。荒々しい石造りの廃墟は、その空白に刻まれた記憶とともに、懐古的な意味で修復されるのではなく、新しい空間言語の構造的な背骨として再解釈されています。

ガラスと鉄で構成された新しいボリュームは、周囲に溶け込もうとはせず、意図的に異質な存在として現れます。しかし、それは侵略的ではなく、過去を消すことも置き換えることもしません。廃墟を貫く透明な読み取り層として挿入され、傷つけることなくその中に住まうことを可能にしています。石は依然として語り続け、現代的な空間はその声を増幅し、風景と居住体験の両方に新たな視点を開きます。

この設計は、対称性や古典的な構成を追求するのではなく、緊張感と対比、そして物質と空間、透明と不透明、永続性と変化の間にある動的なバランスを目指しています。内部空間は自己完結せず、視覚的なシークエンスとして開かれ、建築と自然との関係性を紡ぎます。あらゆる角が感覚を誘い、すべての移行がリズムと光の変化となります。

これは、遠くから眺めるための建築ではなく、実際に歩み、体験するためのものです。そこには過去の痕跡が読み取られ、現在が感じられ、未来の可能性が垣間見えます——消去するのではなく、包摂し、再解釈する未来が。

もっと短いバージョンが必要であれば、お知らせください。

 

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Intelligenza artificiale Van Gogh Incontra John McCarthy.

 

Leorbat  –  30 aprile 2025

 

 

 

 

 

we furbacchione non scopiazzare le mie pagine furbastro

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