Come sfruttare un terreno di campagna

Quanto si può costruire in un terreno agricolo di campagna di  10.000 mq?( un ettaro)

 

casa agricola tradizionale
casa agricola tradizionale riscontrabile in Provenza o basso piemonte.

 

Come sfruttare un terreno  di campagna?

Le procedure sono numerose ma possiamo sintetizzarle in circa 10 operazioni fattibili, di cui occorre certamente studiarne la  fattibilità. Lo studio di fattibilità di ogni piccola operazione o grande è fondamentale. Cosa è lo “studio di fattibilità” ? e come è strutturato? lo vedremo nei prossimi articoli. Ogni studio di fattibilità possiede dei parametri di  personalizzazione importanti e differisce da caso a caso ma la struttura è la medesima e si connette con il “business plan”.

Intanto vediamo quali opzioni si possono avere su un terreno, magari acquistato e della metratura non superiore a 1000 mq che può essere  utilizzato per fare molte cose, per ottimizzare i costi familiari. Anche se occorre ricordare che spesso un terreno rurale acquistato supera i 10.000 mq, noi considereremo anche i 1000 mq di terreno limitrofo l’abitazione o relativo alla superficie fondiaria considerandolo come terreno rurale perché adatto alla coltivazione di un proprio orto e micro frutteto ( uva mele pesce e tutto il resto). Per qualsiasi cosa , ricordatevi sempre di avere ben chiaro cosa è uno studio di fattibilità architetturale presso un terreno agricolo con abitazione rurale da realizzare o un terreno relativo alla superficie fondiaria con volumetria da realizzare.

Ma prima occorre avere ben chiaro cosa è uno studio di fattibilità

Andiamo al termine FATTIBILITA’ e sua etimologia.

Il termine “fattibilità” deriva dal latino “facilitas”, che significa “facilità” o “facilità di esecuzione”. Nel corso della storia, il concetto di fattibilità si è evoluto per riferirsi alla possibilità o alla capacità di realizzare qualcosa con successo, prendendo in considerazione una serie di fattori, come le risorse disponibili, le condizioni ambientali, le competenze tecniche, le implicazioni finanziarie e altro ancora.

L’uso moderno del termine “fattibilità” in un contesto di analisi e valutazione di progetti o piani è emerso in campo ingegneristico ed economico durante il XIX secolo. Durante la Rivoluzione Industriale, molte nuove iniziative economiche e progetti di ingegneria richiedevano una valutazione rigorosa per determinare se fossero praticabili o realizzabili. L’analisi di fattibilità è diventata un componente essenziale nel processo decisionale per le imprese e le organizzazioni che intendevano investire in nuove infrastrutture o sviluppare nuovi prodotti.

Nel corso del tempo, il concetto di fattibilità si è diffuso in molte altre discipline e settori, comprese le scienze sociali, l’urbanistica, la medicina e altro ancora. Oggi, uno studio di fattibilità è una pratica comune in molti campi e serve a valutare se un determinato progetto o piano è realizzabile, sostenibile e vantaggioso dal punto di vista economico, tecnico, ambientale e sociale.

In breve, il termine “fattibilità” ha radici latine e ha subito un’evoluzione nel suo significato nel corso della storia, da un concetto generale di facilità o semplicità a uno specifico riferimento alla valutazione della possibilità di realizzare con successo un progetto o un’idea.

Quando si dice che una cosa sia fattibile, abbiamo una intuibile assonanza con l’idea che tale cosa ne sia un “fatto compiuto” o fatto eseguibile, molto interessante anche l’indagine sul termine “FATTO”.

fatto, m. facinus, ŏris, n.; factum, i, n.; res gestae, f.pl.

Sacerdoti, Nedda. Dizionario latino plus (Italian Edition) (Kindle Location 2132). Vallardi. Kindle Edition.

origine termine fattibilità
origine del termine “fattibilità” riferimento a Boccaccio.

Uno dei primi ad utilizzare il  termine ” “fattibile” è stato Boccaccio, come si vede nel dizionario  etimologico alla parola “FARE”.  Di conseguenza ricordiamoci che il termine “fattibilità” ricorda l’associazione tra il fare ed il potere. Significa trovare il modo di assicurarsi di “poter fare”. Ce lo ricorda anche il dizionario etimologico  Garzanti. 

 

 

 

Cosa è uno studio di fattibilità? 

Uno studio di fattibilità è un’analisi dettagliata condotta per valutare la realizzabilità  di un progetto, un’idea o un piano di azione. Questo tipo di studio viene solitamente condotto prima di prendere una decisione importante, come l’avvio di un nuovo progetto o l’investimento di risorse significative in un’attività. L’obiettivo principale di uno studio di fattibilità è determinare se l’idea o il progetto proposto è praticabile, sostenibile e se vale la pena procedere ulteriormente.

Un tipico studio di fattibilità può includere i seguenti aspetti:

  1. Analisi del mercato: Valutazione del mercato per determinare la domanda per il prodotto o servizio proposto, l’analisi della concorrenza e delle tendenze del settore.
  2. Analisi tecnica: Esame delle risorse tecniche necessarie per implementare il progetto, come la tecnologia, l’infrastruttura, le capacità tecniche, ecc.
  3. Analisi finanziaria: Valutazione dei costi iniziali, dei costi operativi, delle entrate previste e dei flussi di cassa futuri per determinare la redditività del progetto.
  4. Analisi legale e regolamentare: Esame delle leggi, dei regolamenti e delle normative applicabili al progetto per garantire la sua conformità.
  5. Analisi ambientale e sociale: Valutazione degli impatti ambientali e sociali del progetto e l’identificazione delle misure necessarie per mitigare gli impatti negativi.
  6. Analisi delle risorse umane: Valutazione delle risorse umane necessarie per il progetto, come il personale, le competenze necessarie e la disponibilità di manodopera qualificata.
  7. Analisi temporale: Stima dei tempi necessari per completare il progetto e determinazione di eventuali vincoli temporali critici.
  8. Rischi e mitigazione: Identificazione dei rischi potenziali associati al progetto e sviluppo di strategie per mitigarli o affrontarli.
  9. Valutazione delle alternative: Esame di alternative o opzioni diverse per il progetto, se applicabile, per determinare quale sia la soluzione migliore.
  10. Conclusioni e raccomandazioni: In base ai dati raccolti e alle analisi effettuate, uno studio di fattibilità dovrebbe concludere con una valutazione complessiva della fattibilità del progetto e delle raccomandazioni su come procedere.

 

casa agricola ibrida
casa agricola ibrida case di campagna ibride

 

 

 

DO DO LIST  – ELENCO DELLE COSE DA FARE E CONSIDERARE PER SFRUTTUARE IN MODO SOSTENIBILE UN TERRENO.

  1. Riqualificazione terreno rurale abbandonato
  2. Trasformare terreni agricoli inutilizzati
  3. Progetti di rigenerazione terreni rurali
  4. Valorizzare terreno abbandonato in campagna
  5. Terreni agricoli in disuso: opportunità di sviluppo
  6. Come avviare un progetto su terreno di campagna
  7. Riconversione terreno agricolo in spazio utilizzabile
  8. Idee creative per terreni rurali in abbandono
  9. Investire in terreni rurali: strategie vincenti
  10. Realizzare un’attività sostenibile in campagna

INDICE.

  1. Introduzione al progetto di rigenerazione: Come iniziare e cosa aspettarsi.
  2. Analisi del terreno: Valutazione delle condizioni del terreno e delle risorse disponibili.
  3. Scelta del tipo di utilizzo: Dall’agricoltura all’ecoturismo, esplora le opzioni.
  4. Pianificazione e permessi: Come pianificare il tuo progetto e ottenere le autorizzazioni necessarie.
  5. Risorse e finanziamenti: Dove trovare i finanziamenti per il tuo progetto di rigenerazione.
  6. Design e sviluppo: Creare un piano dettagliato per il terreno abbandonato.
  7. Sostenibilità ambientale: Approcci eco-friendly per la gestione del terreno.
  8. Gestione quotidiana: Consigli per la manutenzione e la gestione quotidiana.
  9. Successi e sfide: Storie di successo e sfide comuni nel riutilizzo di terreni abbandonati.
  10. Conclusioni e prospettive future: Riflessioni finali e suggerimenti per il futuro.

STUDIO DI FATTIBILITÀ – IMPOSTAZIONI GENERALI –

Studio di Fattibilità

Lo studio di fattibilità è una fase critica nella pianificazione e nell’analisi di progetti come la trasformazione di un terreno agricolo di 5000 mq con una casa di 300 mq in un’area multifunzionale che comprende un piccolo vigneto, un frutteto, un orto per ortaggi vari e un impianto fotovoltaico. Questo studio serve a valutare se il progetto è praticabile, economicamente vantaggioso e sostenibile dal punto di vista ambientale. Ecco come impostare uno studio di fattibilità per questa iniziativa:

1. Analisi del Terreno e delle Risorse Disponibili

  • Valutazione delle condizioni del terreno: pH, drenaggio, qualità del suolo.
  • Verifica della disponibilità di acqua per l’irrigazione.
  • Esame della posizione geografica e delle condizioni climatiche.
  • Studio della topografia del terreno per identificare possibili zone di coltivazione e l’ubicazione dell’impianto fotovoltaico.

2. Scelta delle Attività Agricole

  • Identificazione delle colture migliori in base al terreno e al clima (uva, alberi da frutto, ortaggi).
  • Valutazione delle esigenze di spazio per ciascuna coltura.
  • Studio di mercato per determinare la domanda locale per i prodotti agricoli.

3. Pianificazione e Permessi

  • Creazione di un piano di sviluppo dettagliato che includa la disposizione delle colture, l’ubicazione dell’impianto fotovoltaico e la ristrutturazione della casa (se necessaria).
  • Richiesta di permessi e autorizzazioni locali per il cambio di destinazione d’uso del terreno e le modifiche strutturali.

FASE 2

4. Risorse e Finanziamenti

  • Stima dei costi iniziali per l’acquisizione del terreno, la ristrutturazione della casa, l’installazione dell’impianto fotovoltaico e l’acquisto delle attrezzature agricole.
  • Esplorazione delle fonti di finanziamento disponibili, come prestiti bancari o sovvenzioni governative per le energie rinnovabili e l’agricoltura sostenibile.

5. Sostenibilità Ambientale

  • Valutazione dell’impatto ambientale del progetto e sviluppo di strategie per la gestione sostenibile delle risorse naturali.
  • Pianificazione di pratiche agricole eco-friendly, come l’uso di fertilizzanti organici e l’irrigazione efficiente.

6. Gestione Quotidiana

  • Definizione di piani operativi per la gestione quotidiana delle colture, l’irrigazione e la manutenzione dell’impianto fotovoltaico.
  • Considerazione di eventuali partner o personale necessario per le operazioni quotidiane.

FASE 3

7. Valutazione Economica

  • Stima dei costi operativi e dei ricavi previsti dalle vendite di uva, frutta, verdure e energia solare.
  • Analisi del punto di pareggio e proiezione dei potenziali profitti.

8. Conclusioni e Prospettive Future

  • Conclusione sull’opportunità del progetto e sulla sua sostenibilità economica ed ecologica.
  • Identificazione di possibili sviluppi futuri, come l’espansione delle attività o l’integrazione di nuove tecnologie.

Un adeguato studio di fattibilità fornirà una base solida per prendere decisioni informate sulla trasformazione del terreno agricolo e sulla creazione di un’azienda agricola multifunzionale sostenibile con un’impronta ecologica positiva.

ESEMPI DI MIGLIOR UTILIZZO DI TERRENO AGRICOLO CON  LIVELLI MINIMI DI EDIFICABILITA’

Il migliore esempio di come sia stato utilizzato al meglio  un terreno per realizzare una realtà bio sostenibile è paradossalmente  ignorato dall’intelligenza artificiale open ai , ma per fortuna il suo sito internet esiste e noi sappiamo chi è :

https://www.lifegate.it/autore/marco-roveda

Esistono altri esempi al mondo, poi descriveremo invece alcuni esempi storici, oggi del tutto abbandonati da chi è  intellettualmente timido.

Precedenti storici  nella storia contemporanea. Frank Lloyd Wright –

Negli anni 50 Frank Lloyd Wright Progetta l’azienda agricola unificata a prova d’incendio, che potete vedere qui, abbiamo fatto un articolo specificativo sull’azienda agricola unificata come introduzione al tema dello sviluppo urbanistico sostenibile 

Domande e risposte.

Quanto si può costruire su  un terreno agricolo di un  ettaro? 

Quanto è l’ indice di edificabilità di un terreno agricolo?

0,03 mc/mq – ci possono essere variazioni in base alle diverse località, quindi non aspettatevi volumi alti ma ora facciamo una serie di esempi.

Calcolate che su un ettaro di terreno agricolo potete realizzare al massimo 100 mq, se avete 2 ettari 200 mq e cosi via. Naturalmente è un informazione per sommi capi che vi serve per capire l’ordine di grandezza di quello che volete fare.

Ecco un esempio grafico per chi non è abituato a governare le dimensioni di un progetto. Come potete vedere la quantità di superficie utilizzata dalla casa agricola è limitata rispetto alla quantità di terreno agricolo. Al di sotto dei 10 mila mq, è impossibile sul  piano dei regolamenti costruire una casa agricola. Ci sono certamente una serie di eccezioni, come la presenza di altri edifici agricoli precedenti che consentono di conservare la volumetria. Si consiglia di effettuare  una ricerca di tipo catastale ( e spiegheremo come si fa ) che ha un costo reale di circa 1,35 € euro non di più.

I dimensionamenti possono differire di valori percentuali i eccesso o in difetto  che orientativamente possono oscillare attorno al 10%. Ma il buon senso indica che il  terreno agricolo deve avere le costruzioni essenziali per, la dimora di chi è proprietario e lavora. Oltre all’abitazione per la famiglia saranno necessarie altre funzioni di deposito macchinari, cantine , stalle, ed autorimesse che potrebbero occupare anche più di 500 mq ma non saranno accatastate come “abitazioni”. L’edificio abitativo potrebbe avere una occupazione suolo di 100 mq ma presentare due livelli,  di cui il terra, può essere dedicato alle cantine, qualora il terreno producesse uva quindi vino.

esempio di edificabilità di terreno agricolo
esempio di dimensionamento standard di terreo agricolo con una superficie di un ettaro cui corrisponde una abitazione di circa 100 mq.

 

Quanto si può costruire  su un terreno agricolo di 1000 mq , sito in Lombardia?

Nulla niente non potete fare nulla o dipende dalle normative locali. Di solito è impossibile realizzare qualsiasi costruzione a meno di non trovare dei ruderi ancora accatastati se la superficie è inferiore a 10.000 mq ( un ettaro). In ogni caso l’indice di edificabilità di un terreno agricolo è di 0,03 metri cubi per metro quadrato.

Strategia migliore per fare una micro attività agricola per dedicare a se stessi il lavoro agricolo nel tempo libero.

Se avete a disposizione un terreno aggiuntivo di “soli” 1000 mq, su un terreno normale e su di un area su cui potete fare più cubatura perché è residenziale, la migliore scelta è dedicare una metratura di 1000 mq ad orto personale, questo vi consente di avere un raccolto abbondante ogni anno e di ridurre molto le spese legate a frutta e verdura. Avreste qualcosa di simile alla fattoria unificata do Wright, dove l’unificazione è legata all’unione tra unità abitativa e unità di coltivazione.

Come utilizzare invece un terreno urbano per fare quelli che di solito si fa in campagna?

Si chiama campagna verticale, o agricoltura verticale, o bosco-coltura verticale, l’idea nasce da Le Corbusier esposta e disegnata negli anni venti, ripresa in modo concreto nell’occasione di expo 2015 a Milano dall’architetto del PD Stefano Boeri e oggi con alcune novità tra cui una interessante in Giappone, in cui hanno progettato una torre alta 350 metri, da fare interamente in legno. Ci sono architetti che riprendono idee e che colgono l’occasione di volere essere i primi a fare una cosa poi ci sono quelli che dicono , bhe noi possiamo farla meglio. Diciamo che è il vizio dei cinesi e giapponesi, vengono sempre dopo ma sembra che facciano tutto meglio.

Bene, abbiam tracciato il primo “capitolo” del “come sfruttare al meglio un terreno di proprietà . Ci aggiorniamo al capitolo II entro le prossime settimane. Non dimenticate di andare a leggere anche, il capitolo introduttivo: “quanto si può costruire con 1000 mq di terreno”

 

 

 

Casa di campagna moderna :

 

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AUTORE :

alberto mei rossi autore
alberto mei rossi gestore di proprietà digitali

L’autore si Chiama Alberto Mei Rossi, è proprietario di unità digitali e ne è il gestore, si occupa di gestione di unità digitali web , progettazione architettonica,  divulgazione architetturale sulle sue proprietà digitali archiram.com archiram.net e codicearchitettura.com. Ha lavorato in alcuni studi di ingegneria ed architettura, si occupa di grafica digitale e computerizzata per l’architettura e la storia dell’architettura è autore di alcuni saggi pubblicati in conferenze di cui gli atti; ha pubblicato numerosi  progetti e realizzato diversi edifici in tutta Italia assieme a società di ingegneria e progettazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

we furbacchione non scopiazzare le mie pagine furbastro

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