CUCINE SU MISURA MADE IN ITALY
Nelle Cucine su misura made in Italy il piano cottura e la credenza, hanno origini antiche ed esattamente.
Le cucine su misura made in Italy incanalano una tradizione culinaria radicata in un passato ricco di storia e passione. Il piano cottura, fulcro di ogni cucina, e la credenza, custode di utensili e ricordi, sono frutto della maestria artigianale tramandata di generazione in generazione. Questi elementi attingono alle origini delle epoche antiche, quando la preparazione dei cibi era un rituale sacro e la cucina rappresentava il fulcro della vita domestica. I maestri artigiani italiani, con abilità tramandata nel tempo, hanno plasmato il piano cottura come un’opera d’arte funzionale, combinando estetica e funzionalità.
Questo come altri articoli fanno parte della rubrica “DETTAGLI IN CUCINA” SCOPRI DI PIU’
CUCINE SARTORIALI SU MISURA IMMAGINE DI PRESENTAZIONE GENERALE
CREDENZA
La credenza, con le sue radici nella tradizione, è stata reinterpretata nel contesto contemporaneo senza perdere il legame con il passato. Realizzata con materiali pregiati e rifinita con cura artigianale, diventa un elemento distintivo che arricchisce l’ambiente cucina di autenticità e carattere.L’attenzione ai dettagli e la passione per la perfezione caratterizzano le cucine su misura made in Italy, che si distinguono per la qualità dei materiali e la precisione delle lavorazioni. Ogni elemento, dal piano cottura alla credenza, è pensato e realizzato su misura, rispecchiando le esigenze e lo stile unico di chi le abita.
In un connubio tra passato e presente, queste cucine incarnano l’eccellenza dell’artigianato italiano, offrendo uno spazio dove la tradizione si fonde armoniosamente con l’innovazione. La cucina diventa così non solo il luogo dove si preparano i cibi, ma anche un ambiente che racconta storie di famiglia, tramandando un patrimonio di esperienze attraverso le generazioni.
CENNI STORICI PRELIMINARI DELLA CREDENZA.
In epoca Seicentesca, la credenza emerge come maestoso mobile per banchetti nelle dimore nobiliari. Un cassone basso, inizialmente, accoglieva i cibi prima di deliziare i commensali. La sua storia, antica e affascinante, si dipana attraverso gli eleganti festini della nobiltà, evolvendosi da mero contenitore a elemento d’arredo.
BASE BIBLIOGRAFICA :
- “Food and Society in Renaissance Italy” di Brian Richardson – Questo testo fornisce una panoramica approfondita sui rituali alimentari e le pratiche sociali durante il Rinascimento in Italia, con particolare enfasi sul servizio di credenza.
- “The Poison King: The Life and Legend of Mithradates, Rome’s Deadliest Enemy” di Adrienne Mayor – Un’indagine sulla storia dell’avvelenamento come arma politica nell’antica Roma, con riferimenti alle guerre tra Signorie e agli intrighi del Seicento.
- “Italian Food Rules” di Ann Reavis – Un’esplorazione delle tradizioni alimentari italiane, comprese le pratiche di servizio a tavola e la loro evoluzione nel corso del tempo.
- “The Art of Dining: A History of Cooking and Eating” di Sara Paston-Williams – Un’analisi dettagliata delle pratiche alimentari storiche, con riferimenti al ruolo sociale dei servitori e alla loro importanza nel garantire la sicurezza alimentare.
- “Furniture: A Concise History” di Edward Lucie-Smith – Offre una visione storica dell’evoluzione del mobile attraverso i secoli, con un focus su come la credenza abbia trasformato la sua funzione originaria nel corso del tempo.
VOLUMI ITALIANI
- “Storia dell’alimentazione in Italia” di Massimo Montanari – Un’approfondita esplorazione delle tradizioni alimentari italiane nel corso della storia, con possibili riferimenti al ruolo sociale del servizio di credenza.
- “Mangiare in Italia: Storia e geografia del cibo” di Alberto Capatti e Massimo Montanari – Un libro che analizza il cibo italiano attraverso una prospettiva storica e geografica, potenzialmente offrendo approfondimenti sulle pratiche alimentari del passato.
- “Arredi e cultura materiale: La cucina in Italia dal Rinascimento all’Ottocento” di Giovanni Cherubini – Concentrandosi sulla cucina italiana dal Rinascimento all’Ottocento, questo testo potrebbe approfondire l’evoluzione degli arredi domestici, inclusa la credenza.
- “La cucina italiana: Storia di una cultura” di Alberto Capatti e Massimo Montanari – Un’esplorazione completa della cultura culinaria italiana, che potrebbe contenere riferimenti alla storia del servizio di credenza e della sua trasformazione.
- “Il Mobile Italiano: Mobili e arredamento d’autore dal 1946 a oggi” di Giuliana Gramigna – Sebbene più orientato verso il design moderno, questo libro può offrire un’interessante prospettiva sulla trasformazione dei mobili italiani nel corso del tempo, inclusa la credenza.
LA CREDENZA NEL MEDIOEVO. ( CRONOLOGIA STORIA DELL’ARREDAMENTO DAL MEDIOEVO AI GIORNI NOSTRI – archiram progetti Milano )
Nel medioevo la credenza non esisteva, è stata inventata dopo, tuttavia un oggetto simile da cui hanno tratto ispirazione nel XVII secolo possiamo sintetizzarlo con un disegno del genere. Abbiamo messo delle candele per rendere l’atmosfera più realistica. Mettere lampade Ikea pareva buffo. Non tratteremo la storia antica dell’arredamento se non attraverso una infarinatura divulgativa, ma con alcuni sondaggi sul campo reale dell’antiquariato, per corroborare sia le nostre ipotesi che per individuare delle novità. Come ? per ora non ve lo dico.
Cucine sartoriali su misura made in Italy.
Indice:
- Premessa
- Vai direttamente al video
- Conclusione parete attrezzata
- Lavastoviglie design originale hi tech
- La pattumiera organizzata
- Pavimentazione cucina ( le variabili var 1 Parquet shabby white )
- Credenza come stiva organizzata per le stoviglie
- Descrizione 1 piano cottura e pensile connesso a terra.
- Revisione del progetto del tavolo
- Lavandino fuori schema ma ed originale.
- Dispositivo piano cottura ad induzione – cenni storici sui piani cottura
- Work in progress continuo a video cucine su misura made in Italy
- Cenni storici del piano cottura
- Vai all’articolo ( completamento cucina + aree limitrofe appartamento)
“Cucine su misura made Italy” rappresenta la scelta ideale per chi desidera una cucina che rispecchi il proprio stile ed esigenze. In questo articolo esploreremo le opzioni disponibili per il piano cottura e la credenza, alla ricerca delle soluzioni più innovative e di alta qualità che solo il made in Italy può offrire. Scopriamo insieme come la personalizzazione di ogni dettaglio può rendere la tua cucina unica e funzionale, senza tralasciare l’estetica e lo stile che rappresentano la tua personalità.
CONCLUSIONE DELLA PARETE ATTREZZATA
La fase della parete attrezzata della cucine sembra superata e la parete è composta da pensili modulari che terminano con alcune opzioni di modifica su misura, ospitano un frigo americano kitchen aid , una mensola centrale ed una credenza, le cui fattezze e funzionalità, sono ben definite e scoprirete come e dove. Abbiamo visto che un tavolo cosi ampio probabilmente non serve ed è stato ridimensionato.
LAVASTOVIGLIE ( DESIGN HI-TECH )
La lavastoviglie come spiegato anche nel video in questa fase di progetto e probabilmente in via definitiva sarà ancorata agli impianti idraulici del bagno, ergo la sua distanza eccessiva dal lavandino, non genera problemi. Sono due le cose fondamentali in cucina da tenere in considerazione: 1) evitare cassettiere di stoviglie e posate sotto il modulo cottura, evitare di immettere pattumiere , ma inserire il contenitore per cibo che si trova anche in altri elementi, come pane, spezie, e tutto quello che serve per la cottura. Questo consente di evitare inutili sovrapposizioni tra le persone. Tenere lontano acqua e vapore da prese elettriche e sistemi di illuminazione diretta. Il disegno che ho proposto è una invenzione , tuttavia nella fase com del progetto dove individueremo elementi già in commercio che si avvicinano al progetto, sceglieremo degli elettrodomestici già presenti sul mercato. Poi è prevista la seconda evoluzione di progetto che ho definito “verticalizzazione II”.
LA PATTUMIERA ORGANIZZATA
La pattumiera differenziata, è leggermente più alta, non escludiamo che nella fase successiva, il modulo verrà ridimensionato o posizionato in un area differente.
PAVIMENTAZIONE CUCINA ( COLORI CHIARI – SHABBY )
La pavimentazione della cucina, nei disegni precedenti era in un stereotipato parquet generico; ho pensato di modificarlo in mood shabby bianco. Il colore bianco riflette la luce e rende tutto più luminoso specie in quello spazio non troppo grande. La dimostrazione luminosa nei file blender, il mese prossimo, negli articoli successivi.
CREDENZA – STIVA PER STOVIGLIE –
La credenza è organizzata con due grandi carrelli, questo implica una maggiore occupazione in centimetri quando sono aperti ma il pentolame, le stoviglie e tutto il resto non saranno ammucchiate, e di conseguenza saranno organizzati con maggiore ordine e con minore tempo nella ricerca del pezzo utile e necessario.
DESCRIZIONE PIANO COTTURA E PENSILE CONNESSO
Anche la parte inferiore del modulo cottura, è gestita con i carrelli e non con i cassetti. Il modulo ad induzione , non ha ancora una scelta sulla marca, mentre è al momento chiara la scelta del frigo che è Kitchen Aid. La sezione che riguarda il lavabo, ha due variabili. Quella angolare e quella lineare addossata sulla parete verso il living, che sarà attivo con un varco , passa vivande che consente l’assemblaggio dei pensili nella sezione superiore, quindi è orizzontale.
REVISIONE DEL PROGETTO DEL TAVOLO
Il tavolo che precedentemente era stato disegnato con una ampia superficie è stato ridotto al minimo indispensabile con una larghezza di 70 cmq. In questo modo l’ottimizzazione degli spazi, consentirà, anche un migliore contatto tra le funzioni della cucina ed il resto dell’abitazione.
LAVANDINO NON STEROTIPATO PIU’ UTILE FUORI DALLA COORDINAZIONE MODULARE
In questa fase il lavandino è ben staccato dal modulo cottura su cui è inserito un dispositivo per la raccolta dell’acqua di cottura del cibo. Attraverso uno scambiatore di calore l’ acqua ad alta temperatura su sistemi ad irraggiamento indipendenti dal flusso idrico delle “caldaie”, scaldano l’ambiente incidendo sul risparmio termico . Ho immaginato un nuova configurazione e nuove impostazioni per per ora il lavandino è disposto in forma cilindrica e fuori dalla coordinazione modulare; se seguite il video, spiego il motivo. Scoprite il motivo di alcune scelte nei video o negli short – video .
DISPOSITIVO PIANO COTTURA AD INDUZIONE PRECAUZIONI CONFIGURAZION ED IMPOSTAZIONI
Il modulo cottura ha una configurazione legata alla posizione scelta, sotto la finestra. La posizione del dispositivo è centrale; io lo chiamo modulo cottura ma il nome corretto è “Piano cottura”…
CENNI STORICI SULL’INVENZIONE DEL PIANO COTTURA.
Quando fu inventato il piano cottura?
James Sharp nel 1826, un semplice impiegato della compagnia del Gas di Northampton ( GB ) Company,
fabbricò il primo fornello a gas, negli anni successivi e precisamente nel 1834, iniziava la
diffusione industriale delle cucine a gas. Quindi dopo il frigo, che è di invenzione americana,
il piano cottura a gas fu di invenzione britannica; ergo gran parte del design moderno, non dipende
da invenzioni italiane ma anglosassoni.
L’argomento è correlato con la realizzazione della stufa : https://it.wikipedia.org/wiki/Stufa C’è anche un interessante sito web dove ci sono analisi interessanti sulla storia degli elettrodomestici, vi invito a visitare questo sito: https://storiatralepagine.it/storia-elettrodomestici/
Il nostro work in progress della cucina su misura made in italy screen e video
Nel precedente articolo , era presente la sezione della parete attrezzata ormai quasi completa , qui un immagine di sintesi vi dice dove siamo arrivati. Come al solito descriverò alcune parti ma ci sarà il pretesto per analizzare tutto il contesto della cucina, perché ogni parte è dispositivo dell’interno e l’intero rappresenta la parte. Non dimenticatevi di andare nella sezione di origine perché ci saranno una serie di versioni diverse della medesima cucina, questo vi consente di capire come evitare errori comuni dell’impostazione dell’arredo. Per scoprire ogni settimana delle novità salvate questa pagina in bookmark o iscrivetevi, cosi da ricordarvi ogni passaggio.
Map Collider : Successivi approfondimento
- Lavelli cucina particolari
- Dettaglio dei pensili su misura cucina
- Sistema di cottura ad induzione ed altri elementi del futuro
- Torre Chef per cucina su misura.
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“storia della credenza in arredamento”
- “L’Evocativa Nascita: La Credenza nell’Arredamento del Seicento”
- “Dal Banchetto Nobiliare alla Cucina Moderna: Trasformazioni della Credenza”
- “La Credenza nel XX Secolo: Design e Funzionalità nella Cucina Contemporanea”
- “Elemento Iconico: La Credenza tra Tradizione e Innovazione nell’Arredamento”
- “Materiali di Eccellenza: La Credenza nell’Arredamento tra Legni Pregiati e Innovazioni”
COME SI LAVORAVA IL LEGNO NEL MEDIOEVO ( ARREDAMENTO)
Argomento di cruciale importanza ignorato da tutte le case editrici. Diamo qui un cenno poi esporremo altre informazioni in un articolo all’uopo.
Nel Medioevo, la lavorazione del legno era un’attività artigianale essenziale per la produzione di una vasta gamma di oggetti, arredi e strutture. I seguenti sono alcuni aspetti chiave del processo di lavorazione del legno durante quel periodo:
- Raccolta del Legno: La prima fase coinvolgeva la raccolta del legno da alberi locali. Gli artigiani dipendevano in gran parte da legname proveniente da foreste circostanti.
- Scolpitura e Taglio: Il legno veniva scolpito e tagliato a mano utilizzando attrezzi semplici come ascia, coltelli e seghe a mano. Questi strumenti richiedevano una notevole abilità e forza fisica da parte degli artigiani.
- Essiccazione: Dopo il taglio, il legno doveva essere essiccato per rimuovere l’umidità. Questo processo avveniva all’aria aperta o in ambienti appositamente progettati.
- Intaglio e Scultura: Per produrre dettagli decorativi o sculture, gli artigiani utilizzavano scalpelli e intagliavano il legno secondo il design desiderato.
- Unione delle Parti: Le diverse parti di un oggetto o di un arredo venivano unite tramite giunti, che potevano essere incastro, tenoni e mortase, o altri tipi di connessioni a incastro che garantivano solidità e stabilità.
- Finitura: Una volta che l’oggetto in legno aveva preso forma, veniva levigato e rifinito con oli o cere per proteggerlo e renderlo più attraente.
- Decorazione: In molte creazioni, specialmente in arredi di lusso o oggetti sacri, venivano aggiunte decorazioni pittoriche o scolpite per arricchire l’aspetto estetico.
- Specializzazioni: Alcuni artigiani medievali si specializzavano in particolari tipi di lavorazione del legno, come la realizzazione di mobili, strumenti agricoli, o elementi architettonici.