Quanto terreno occorre per realizzare un capannone industriale?

Le norme urbanistiche vigenti in Italia possono variare da regione a regione e da comune a comune, quindi non c’è un dato  che vale per tutti. Tuttavia, posso darti alcune linee guida generali che potrebbero essere utili. La prima cosa da fare è capire quanto spazio ti serve. Cosa devi fare ? casa e bottega? una falegnameria ? un laboratorio con macchine a calcolo numerico? un capannone per fare imbarcazioni in vetro resina da 42 piedi?  Cerca prima di capire cosa ti serve, poi segui le nostre linee  guida passo passo fino a dimensionare l’oggetto.

Sulla base della nostra esperienza e su base statistica generale ti servono 2000 mq di base per fare un capannone da  800 mq , se ti serve più metratura andrai intuitivamente ad aumentare il terreno che ti serve, dove avrai stalli di parcheggio,  vegetazione e superficie drenante.

  • Quali sono le normative urbanistiche da considerare?
  • Quali sono i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa? per la costruzione di un capannone industriale?
  • Quali sono i professionisti necessari per la progettazione e la costruzione di un capannone industriale?
  • Un nostro progetto da scaricare che può essere utilizzato da te per valutare l’inserimento sul tuo terreno.
  • Un progetto innovativo
  • Un progetto standard utilizzabile

 

ANTICIPAZIONI SULLE NORMATIVE URBANISTICHE.

Quando si studia l’assetto urbanistico di una zona, occorre conoscere a fondo la legge urbanistica, qualcuno immette un sindaco che vince le elezioni ed è responsabile urbanistico. E’ il caso di mafio-investor che infiltrano i partiti , ma non si fanno notare perché non monopolizzano il mercato al 100% lasciano un 20% di libero mercato attivo, per non dare nell’occhio. Ma una zona dove vi è la presenza  da mafio-investor è riconoscibile per la qualità degli interventi. Eleganza  pacchiana case in stile Scarface e  tutto il resto. Tuttavia non è sempre cosi. Molti in realtà hanno buon gusto e riescono anche a realizzare cose straordinariamente eleganti e belle ed è li che non sapete che sono presenti. Sono perfettamente mimetizzati ma del resto, alla fine sono attività lecite. Diventano anche molto più rispettosi delle norme proprio per evitare di essere “pizzicati”.  Il loro sindaco fa un lavoro nei 5 anni precedenti, poi nei 5 anni successivi, fornisce tutte le informazioni utili alla loro impresa, compresi i nomi di chi vende ed aspetta di vendere, tutto con la complicità del nuovo sindaco o semplicemente, il nuovo sindaco non ha capito assolutamente nulla. A distrarre le procure sono alcuni fatti illeciti di poco conto che vengono immessi nell’amministrazione come azione di depistaggio. Non usano e mail per comunicare e non usano gli smart phone. Stanno sul territorio e comunicano  fra furgone e furgone si fermano, abbassano il finestrino e si passano le info di base del tipo ” viene domani sul posto” si incontrano concludono la compravendita ed il gioco è fatto. Per le persone normali invece occorre uno studio approfondito del territorio. Per farvi risparmiare tempo questa analisi la facciamo noi. Oggi infatti inizia una sezione del sito a partire da questo articolo che si occupa di “urbanistica esecutiva”.   Siccome noi conosciamo certe dinamiche , vi suggeriremo i terreni interessanti, sul territorio di Milano e dell’interland.

Le normative urbanistiche da considerare per la costruzione di un capannone industriale variano da paese a paese e da regione a regione, ma generalmente includono regolamenti riguardanti l’uso del suolo, le dimensioni massime del capannone, i requisiti di sicurezza e antincendio, le distanze minime da altre strutture o da strade, la tipologia e l’altezza delle coperture, le caratteristiche estetiche e architettoniche dell’edificio e l’impatto ambientale dell’opera.

Inoltre, in molti paesi è necessario ottenere delle autorizzazioni e dei permessi da parte delle autorità competenti prima di iniziare la costruzione del capannone, come ad esempio il permesso di costruire o l’autorizzazione paesaggistica.

Per assicurarsi di rispettare tutte le normative urbanistiche locali, è importante consultare un professionista qualificato, come un architetto o un ingegnere edile, che possa fornire indicazioni precise e personalizzate in base alle specifiche esigenze dell’azienda e del territorio in cui si intende costruire il capannone.

I requisiti di sicurezza previsti dalla normativa per la costruzione di un capannone industriale possono variare a seconda del paese e della regione in cui viene costruito l’edificio. Tuttavia, in generale, alcune delle norme di sicurezza comuni includono:

– Rispetto delle norme antisismiche: il capannone deve essere progettato e costruito in modo da resistere a eventuali scosse sismiche e garantire la sicurezza delle persone che si trovano all’interno;

– Sistema di spegnimento incendi: il capannone deve essere dotato di un sistema di spegnimento incendi, come ad esempio un’impianto di estinzione automatico a spruzzo, un sistema di rivelazione fumi o un sistema di allarme antincendio;

– Rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro: il capannone deve essere progettato e costruito in modo da garantire la sicurezza dei lavoratori, come ad esempio l’utilizzo di ponteggi sicuri, scale antiscivolo, ringhiere di protezione, segnaletica di sicurezza e via dicendo;

– Rispetto delle norme di accessibilità e mobilità: il capannone deve essere accessibile anche alle persone con disabilità e deve essere dotato di rampe di accesso, ascensori, servizi igienici accessibili e parcheggi riservati per persone con disabilità.

 

 

 

DATI TECNICI PRELIMINARI

Per determinare la dimensione del terreno necessaria per la costruzione di un capannone industriale, devi considerare diversi fattori, tra cui:

  1. Indice di utilizzazione fondiaria (IUF): L’IUF stabilisce il rapporto tra l’area di pavimentazione edificata e l’area totale del lotto. Ad esempio, se l’IUF consentito è del 70%, significa che puoi coprire fino al 70% dell’area del lotto con la struttura del capannone.
  2. Altezza massima consentita: Le norme urbanistiche possono stabilire un’altezza massima per le strutture industriali. Assicurati di verificare i limiti di altezza imposti nella zona in cui desideri costruire.
  3. Distanze dai confini: Potrebbe essere richiesto rispettare delle distanze minime dai confini del terreno, dalle strade pubbliche, da edifici residenziali o da altre strutture. Questo può variare a seconda della zona in cui intendi costruire.
  4. Parcheggi: Le norme urbanistiche possono richiedere un certo numero di posti auto o spazi per il parcheggio in relazione alle dimensioni del capannone industriale.

È fondamentale consultare le normative specifiche del comune o della regione in cui intendi costruire il capannone industriale. Dovresti contattare l’ufficio urbanistico del comune o consultare il piano regolatore generale (PRG -PGT) per ottenere le informazioni precise relative alla tua zona. Considera che ogni comune può usare sigle diverse per le sue NTA. Probabile è che tu conosca queste elementari procedure, ma ti spiegheremo come interloquire con i tecnici e quali sono i reali ostacoli, per specifiche zone.

Un architetto o un professionista del settore edilizio specializzato nelle norme urbanistiche potrà fornirti una valutazione più accurata e aiutarti a comprendere le specifiche esigenze per il tuo progetto di capannone industriale. Se volete possiamo fornirvi una prima traccia noi  mettendovi a contatto con un nostro professionista   https://www.archiram.com/contatti

 

ESEMPIO CONCRETO PER LA CITTA DI MILANO

Milano è stata una delle città industriali più importanti del secolo scorso, oggi è un po’ meno industriale ed è  attivo sul suo territorio un grande comparto terziario; Durante il periodo del dopoguerra fino agli anni ’90, Milano ha visto una notevole espansione del suo tessuto industriale, con la nascita di diverse zone industriali e distretti produttivi. Alcune delle principali zone industriali di Milano di quel periodo includono:

1. Lambrate: situata a est della città, questa zona industriale ha visto la nascita di numerose fabbriche e industrie manifatturiere, in particolare nel settore metalmeccanico;

2. Bovisa: situata a nord-ovest della città, questa zona industriale era caratterizzata dalla presenza di numerose industrie tessili e metalmeccaniche;

3. Greco: situata a nord-est della città, questa zona industriale era conosciuta per la produzione di macchine utensili e di strumenti per l’edilizia;

4. Navigli: situata nella zona sud-ovest della città, questa zona era caratterizzata dalla presenza di numerose fabbriche e opifici, in particolare nel settore tessile e meccanico;

5. Rogoredo: situata nella zona sud-est della città, questa zona industriale era specializzata nella produzione di articoli per l’edilizia e nel settore metalmeccanico.

È importante sottolineare che molte di queste zone industriali hanno subito importanti trasformazioni negli ultimi decenni, con la riqualificazione di vecchi stabilimenti industriali e la nascita di nuovi distretti produttivi, come ad esempio la zona di Porta Nuova o la zona di Bicocca.

I dati relativi alle attività produttive da riesumare o da installare sono connesse con il PGT e le norme tecniche di attuazione per le aree produttive, da qui possiamo vedere  di quanto terreno avete necessità nella città di Milano  per fare un capannone.

Nel caso di Milano cosi come per altre città occorre sempre digitare quanto segue su google per trovare le informazioni di base :

<<Milano Norme tecniche di attuazione per realizzazione aree produttive>>

Nel tuo caso inserisci su google   << “tua citta”  Norme tecnica di attuazione per la realizzazione aree produttive>>

Se ti iscrivi al sito inserendo al tua città di provenienza, riceverai via e mail delle news che riguardano la tua città, perciò fallo, iscriviti.

Scopri come puoi fare al meglio la tua casa scrivici ed attiva il progetto

 

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Appare il sito internet del comune di Milano e come vedi non c’è scritto PRG  perchè PRG è una dicitura obsoleta, ormai tutte le città adottano il termine PGT , in sostanza il PRG esiste come soglia storica per andare ad accelerare la visione di specifiche cose ma PGT è come una “scheda grafica più potente del computer”  PRG è il vecchio ed obsoleto processore pentium, PGT è il come la scheda grafica nvidia, uscendo dal paragone metaforico, torniamo al sito – Sarà sufficiente entrare nel sito e cercare quello che vi serve ma qui troviamo subito una guida fatta da noi. Potete consultarla o scaricarla.

 

https://www.pgt.comune.milano.it/prnorme-di-attuazione

Quando siete nel sito entrate nel link “INDICE DI EDIFICABILITA TERRITORIALE”

https://www.pgt.comune.milano.it/prnorme-di-attuazione/norme-di-attuazione/titolo-i-disposizioni-generali/capo-ii-disciplina-generale/art-6-indice-di-edificabilita-territoriale

Il primo paragrafo su Milano da indicazioni di base ed è il riferimento migliore perché è probabile che sia il dato più basso della sequenza di dati a disposizione. L’indice è lo strumento che vi consente di capire quanto potete costruire in città.

<< [ CDM-1539769109-1 ]

1.  Alle aree comprese negli ambiti del Tessuto Urbano Consolidato (TUC) disciplinate dal presente Piano e alle aree a pertinenza indiretta individuate nella Tav. S.02 del Piano dei Servizi è attribuito un Indice di edificabilità Territoriale unico pari a 0,35 mq/mq, verificato il lotto funzionale di appartenenza. Detto indice genera diritti edificatori perequati ai sensi dell’art. 7. L’Indice di edificabilità Territoriale unico, di cui al presente comma, è applicato a tutte le aree, secondo le definizioni di cui all’art. 5 commi 20 e 21, in maniera indifferente alla destinazione funzionale dei suoli. >>

Questo primo paragrafo va spiegato  con un esempio di calcolo. Ammettiamo che abbiate bisogno di uno spazio pari a 1000 mq, di quanto terreno avete bisogno per poterlo realizzare?

Alla luce del primo riferimento nel primo paragrafo della normativa abbiamo un indice molto svantaggioso e riguarda esclusivamente le superfici, svilupperemo poi il ragionamento sulle volumetrie.

Se l’indice di edificabilità specificato dal Comune di Milano è effettivamente 0,35 mq/mq, possiamo calcolare la quantità di terreno necessaria per un capannone di 1000 mq nel Tessuto Urbano Consolidato (TUC) di Milano.

Per calcolare la superficie del terreno richiesta, dovremo dividere l’area del capannone (1000 mq) per l’indice di edificabilità (0,35 mq/mq):

Superficie del terreno = Area del capannone / Indice di edificabilità Superficie del terreno = 1000 mq / 0,35 mq/mq Superficie del terreno ≈ 2857,14 mq

Quindi, per realizzare un capannone di 1000 mq nel TUC di Milano, l’imprenditore dovrà disporre di circa 2857,14 mq di terreno.

Tieni presente che queste informazioni si basano sull’indice di edificabilità  relativo ai dati di Tuc ed è la condizione più svantaggiosa Faremo poi una simulazione in modo da farti capire come funziona il PGT di Milano . È sempre consigliabile verificare le normative e i requisiti attuali presso il Comune di Milano o l’ufficio urbanistica per avere informazioni aggiornate e accurate. Quindi oltre a seguire le nostre indicazioni, verifica sempre direttamente  presso i loro uffici fissando un appuntamento da loro, questo lavoro devi farlo tu.

Facendo un calcolo per sommi capi, l’acquisto di un terreno produttivo a Milano nel peggiore dei casi  viene calcolato in questo modo.

Quindi quanto costa un terreno edificabile a Milano per attività produttiva ?  Prezzo più svantaggioso 1200€ / mq 

Se il costo del terreno edificabile a Milano è di 1200 euro al metro quadrato, possiamo calcolare il costo totale del terreno di 2857 mq moltiplicando l’area per il prezzo al metro quadrato:

Costo del terreno = Superficie del terreno * Prezzo al metro quadrato Costo del terreno = 2857 mq * 1200 euro/mq Costo del terreno = 3,428,400 euro

Quindi, il costo totale del terreno di 2857 mq, considerando il prezzo di 1200 euro al metro quadrato, sarebbe di 3.428.400 euro.

Ricorda che questo calcolo si basa sull’ipotesi che il costo del terreno sia costante in tutto il terreno edificabile. Inoltre, i prezzi dei terreni possono variare in base a diversi fattori, come la posizione, la domanda di mercato e altre variabili. È sempre consigliabile consultare fonti ufficiali o agenzie immobiliari per ottenere informazioni aggiornate sui prezzi del terreno nella zona specifica che si sta considerando.

Tieni conto che l’oscillazione dei prezzi di terreni edificabili su Milano varia da 400€ / mq a 1200 € / mq 

 

Oppure guarda i calcolatori dentro il Frame  :
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we furbacchione non scopiazzare le mie pagine furbastro

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