Quanto tempo occorre per ottenere il permesso di costruire ?
quanto tempo occorre per ottenere il permesso per costruire in Italia?
60 giorni – In Italia, i tempi per ottenere un permesso di costruire possono variare, ma ci sono delle scadenze specifiche stabilite dalla normativa.
Indice dell’articolo e link interni al sito
PDC :
- Premessa ed introduzione
- Tempi di rilascio
- Consigli strategici
- Le scadenze dei Piano di Lottizzazione
- Albero genealogico Legislativo del PDC.
Premessa :
- IL PDC ( permesso di costruire) non è uno strumento, casuale ma è inserito in modo organico nel PL da cui spesso dipende. Il PDC del singolo immobile non deve essere tenuto sganciato da un PL. Ci sono casi in cui un permesso di costruire relativo ad un edificio verticale sembra spuntare dal nulla ed invece, è relativo ad un lavoro predisposto da diverso tempo. Di solito le lottizzazioni sono coordinate in un quadro urbanistico previsto e prevedibile da parte di una giunta comunale, che spesso ha come il sindaco come soggetto giuridico con delega all’urbanistica.
- 2) Tuttavia occorre fare attenzione ed osservare con capacità analitica , il contesto in cui si va ad operare, compreso il contesto “socio-economico”. La moda di sistemare le periferie perché a Renzo Piano era riuscito il “buburg” è una fanfara che occorre spegnere. Attenzione ai contesti degradati, come si dice ” non date perle ai porci”. Gli esempi italioti sono numerosi. Tra gli esempi migliori di queste stupide fanfare fu il quartiere Sacco di Palermo costruito dalla criminalità organizzata, che si era sostituita allo stato.
Tempi di Rilascio
1. Risposta dell’Ufficio Comunale: Una volta presentata la domanda per il permesso di costruire, l’ufficio competente deve fornire una risposta entro 60 giorni. Se non viene data risposta entro questo termine, il permesso si intende concesso[2][5].
2. Inizio dei Lavori: Dopo aver ottenuto il permesso, i lavori devono iniziare entro 1 anno dalla data di rilascio del permesso[1][4].
3. Completamento dei Lavori: I lavori devono essere completati entro 3 anni dall’inizio. Se non vengono ultimati entro questo termine, il permesso decade per la parte non eseguita, salvo richiesta di proroga motivata[1][3][4].
Considerazioni Aggiuntive
– È fondamentale presentare tutta la documentazione richiesta in modo accurato per evitare ritardi nel procedimento[1].
– I termini possono essere influenzati da vari fattori, come la complessità del progetto e le normative locali, quindi è consigliabile consultare il comune di riferimento per dettagli specifici[2][3][5].
Citations:
[1] https://biblus.acca.it/permesso-di-costruire-tempi/
[2] https://www.studiomadera.it/news/43-interventi-subordinati-a-permesso-di-costruire
[3] https://www.mela.work/it/blog/permesso-di-costruire-cos%C3%A8-costi-tempi-esempi-pratici
[4] https://www.edilizia.com/permesso-di-costruire/permesso-di-costruire-costi-tempistiche-e-quando-serve/
[5] https://www.money.it/permesso-costruire-come-ottenerlo-costi-tempistiche
Terminologia :
Facciamo attenzione alle parole c’è una differenza in italiano rispetto alle due frasi : Permesso Per Costruire è diverso da Permesso DI costruire? Le due frasi si spiegano semplificando il verbo, da “costruire” a fare.
Le due frasi “PERMESSO DI FARE” e “PERMESSO PER FARE” sono simili ma hanno sfumature leggermente diverse:
- Permesso di fare: Questa espressione indica il diritto o l’autorizzazione a compiere un’azione specifica. È spesso usata per indicare che qualcuno ha ottenuto l’approvazione o l’autorizzazione per eseguire un’attività. Ad esempio: “Ho il permesso di andare in ferie”.
- Permesso per fare: Questa espressione è utilizzata per indicare l’autorizzazione necessaria per eseguire un’azione, spesso in contesti in cui è richiesto un documento o una forma specifica di autorizzazione. Ad esempio: “Ho bisogno di un permesso per costruire un garage”.
In sintesi, “permesso di fare” enfatizza il diritto di eseguire un’azione, mentre “permesso per fare” si concentra più sull’aspetto formale dell’autorizzazione necessaria per svolgere un’attività. Mentre nel primo caso il “permesso” di fare è già un documento che vi da un “diritto”. La frase “permesso per fare” indica l’elemento necessario a che ci sia un diritto.
Consigli utili sulle tempistiche
Un esempio con alcuni schemi grafici. Ammettiamo che presso un area dismessa ci sia la possibilità di realizzare 32 case unifamigliari, con un taglio dai 100 ai 300 mq. Quanto dura un Piano di Lottizzazione ( PL ) ?
Durata di un piano di lottizzazione per un villaggio di 32 ville residenziali
La durata di un piano di lottizzazione per realizzare un villaggio di 32 ville residenziali può variare a seconda di diversi fattori, ma in genere si può stimare un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni. Ecco una stima delle principali fasi e dei tempi indicativi:
Progettazione e approvazione del piano di lottizzazione
– Redazione del progetto preliminare: 2-3 mesi
– Presentazione del piano di lottizzazione al comune: 1 mese
– Approvazione del piano di lottizzazione: 6-12 mesi
Realizzazione delle opere di urbanizzazione
– Progettazione esecutiva delle opere: 2-3 mesi
– Gara d’appalto e affidamento lavori: 2-3 mesi
– Esecuzione lavori opere di urbanizzazione: 12-18 mesi
Costruzione delle ville
– Progettazione esecutiva delle ville: 3-6 mesi per ciascuna villa
– Ottenimento permessi di costruire: 2-3 mesi per ciascuna villa
– Costruzione delle ville: 12-18 mesi per ciascuna villa
Quindi, considerando i tempi di progettazione, approvazione, realizzazione delle opere e costruzione delle singole ville, si può stimare una durata complessiva di circa 2-5 anni per completare un piano di lottizzazione di 32 ville residenziali[1][3].
Ovviamente i tempi possono variare in base alla complessità del progetto, alle autorizzazioni necessarie, alle tempistiche dell’amministrazione comunale e all’andamento dei lavori di costruzione. In ogni caso, è fondamentale una corretta pianificazione e gestione di tutte le fasi per rispettare i tempi e i costi previsti[4].
Citations:
[1] https://biblus.acca.it/piano-di-lottizzazione-normativa-e-indicazioni-utili/
[2] https://www.comune.brugherio.mb.it/aree/ambiente-e-territorio/pianificazione-urbanistica/piano-regolatore-generale-prg/piano-di-lottizzazione-p.l./
[3] https://www.studiocataldi.it/guide_legali/diritto-urbanistico/i-piani-di-lottizzazione.asp
[4] http://www.dic.unipi.it/l.santini/edilearchitettura/AA2011-2012/es%20PZ/Guida_ES2.pdf
[5] http://profgiuseppeclemente.altervista.org/alterpages/files/Progetti/LOTTIZZAZIONE_DIDATTICA.pdf
Ora che abbiamo calcolato i tempi matematici occorre sapere quando scade un PL. ?
Quando scade legalmente un piano di lottizzazione ( PL ) ? .
Scade dopo 10 anni.
Allora sulla base del nostro schema, abbiamo visto che è come se avessimo 10 terabyte di spazio in funzione ai 5 che dobbiamo occupare, in questo caso il terabyte è un anno. Quindi sappiamo che abbiamo 5 anni di tempo per finire tutta la lottizzazione ma abbiamo a disposizione circa 10 anni di tempo. Possiamo quindi decidere di non costruire tutto per ridurre i rischi di fallimento , avendo a disposizione una metratura, che tenuta in ordine può essere utilizzata dai nuovi abitanti sul villaggio. Su 32 case se ne costruiranno cosi solo 16. Si avranno cosi 5 anni per completare il lavoro posizionando il cantiere sul lato più lontano dalle case già in funzione, creando una barriera verde centrale, utile per configurare verde attrezzato, con elementi utili come campi da tennis e basket di quartiere. Ecco alcuni riferimenti di specificità.
Un Piano di Lottizzazione è uno strumento urbanistico che disciplina la suddivisione e l’uso di un’area per scopi edilizi. In Italia, la durata legale di un Piano di Lottizzazione è stabilita dal piano stesso e dalle leggi regionali e comunali in materia di urbanistica. Tuttavia, ci sono alcune regole generali che si applicano:
1. Durata temporale: Normalmente, un Piano di Lottizzazione ha una durata massima di 10 anni. Questo termine può variare leggermente in base alle disposizioni locali o alle condizioni specifiche del piano.
2. Scadenza del Piano: Se entro il termine stabilito non vengono realizzate le opere previste (ad esempio, la costruzione delle strade, degli allacciamenti e delle altre infrastrutture necessarie), il piano può decadere. La decadenza implica che i diritti edificatori previsti dal piano non sono più validi, e il terreno ritorna alla situazione urbanistica precedente alla lottizzazione.
3. Possibili proroghe: In alcuni casi, è possibile richiedere una proroga della validità del Piano di Lottizzazione. La concessione di tale proroga è generalmente soggetta all’approvazione dell’autorità competente (comune o regione).
4. Decadenza automatica: Se il piano scade e non è stato realizzato, è possibile che si verifichi una “decadenza automatica”, che comporta il ritorno alle condizioni urbanistiche preesistenti. Anche in questo caso, le normative locali possono stabilire specifiche modalità per la gestione della decadenza.
Per conoscere con precisione la durata e le condizioni di decadenza di un Piano di Lottizzazione, è consigliabile consultare la normativa specifica della regione o del comune di riferimento, nonché verificare le disposizioni contenute nel piano stesso.
In genere il successo di un piano di lottizzazione dipende dall’efficienza dei professionisti posti in essere. Un professionista serio non passa il suo tempo a cazzeggiare su instagram se non per pubblicare..progetti e progetti, per acquisire più clienti. Un professionista serio lavora più ore del previsto per prevedere anche gli imprevisti. Egli produce una quantità di variabili ed organizza il progetto, assicurandosi il maggior numero di appoggi tecnici possibili.
Stende un buon rapporto con gli uffici comunali e non porte tempo durante i “tempi” morti. Conosce a fondo il digramma di Pert e continua a modificarlo come una macchina che ha bisogno di manutenzione. Il progetto edilizio, è un meccanismo che ha necessità di cure aggiornamenti e manutenzione. Se tutto questo è attivo, le probabilità di incappare, in imprevisti negativi si abbassa.
In ogni caso gli ostacoli, gli imprevisti ed i “bimbi minchia” ci sono sempre, tanto vale simularne la presenza in un progetto e prevedere, una somma di tempo che viene perduta. Il mood è il proactive-minset, che significa mentalità proactiva. Il termine inglese è suona sempre meglio, non si sa perché ma ci piace.
Specificità su scadenza del PDC
Scadenza di legge del piano di lottizzazione e conseguenze
Durata e scadenza del piano di lottizzazione
Il piano di lottizzazione (PL) ha una durata massima di 10 anni dalla sua approvazione, come stabilito dall’articolo 28 della Legge 1150/1942. Durante questo periodo, è obbligatorio completare le opere di urbanizzazione previste nel piano. La scadenza del piano implica che, una volta trascorso il termine decennale, le previsioni e le scelte attuative del piano non possono più essere considerate valide.
Conseguenze della scadenza
1. Decadenza delle previsioni: Con la scadenza del PL, tutte le previsioni che non sono state attuate decadono. Ciò significa che non è possibile realizzare nuovi interventi edilizi basati sulle disposizioni del piano scaduto[2].
2. Zona bianca: La scadenza del piano di lottizzazione comporta che l’area interessata diventi automaticamente una “zona bianca”, ovvero un’area non pianificata. In queste zone, gli interventi consentiti sono limitati a quelli conservativi e non possono essere realizzati nuovi progetti di sviluppo[2].
3. Perdita di diritti edificatori: La decadenza del piano comporta anche la perdita dello ius aedificandi (diritto di edificare) per i lottizzanti. Questo significa che non possono più contare su una posizione privilegiata per la realizzazione dei propri progetti edilizi[2].
4. Revisione da parte dell’ente locale: Una volta scaduto il piano, l’ente locale ha il potere e il dovere di rivedere le scelte urbanistiche precedenti. Può adottare nuovi strumenti urbanistici che sostituiscono le previsioni scadute, anche in modo sostanziale e differente rispetto a quelle precedenti[2].
5. Mancanza di proroghe: È importante notare che non è possibile prorogare la validità del piano di lottizzazione una volta scaduto. Questo divieto è stabilito dalla normativa vigente, che non consente la reiterazione dei piani di lottizzazione convenzionati[2][5].
Considerazioni finali
La scadenza del piano di lottizzazione ha quindi impatti significativi sia per i proprietari delle aree interessate che per l’ente locale. È fondamentale che i soggetti coinvolti siano consapevoli di queste conseguenze e agiscano di conseguenza, sia per evitare problematiche legate alla perdita di diritti edificatori, sia per garantire una corretta pianificazione urbanistica.
Citations:
[1] https://www.darte.unirc.it/documentazione/materiale_didattico/1464_2016_415_26650.pdf
[2] https://www.studiotecnicopagliai.it/piano-attuativo-lottizzazione-scaduta/
[3] https://www.comune.brugherio.mb.it/aree/ambiente-e-territorio/pianificazione-urbanistica/piano-regolatore-generale-prg/piano-di-lottizzazione-p.l./
[4] https://biblus.acca.it/piano-di-lottizzazione-normativa-e-indicazioni-utili/
[5] https://www.exeo.it/Articoli/6588/durata-piano-di-lottizzazione.aspx
Corruzione :
Se vi capita di avere una “vendita fortunata” ma è troppo fortunata dove il costo del terreno è minore del 10% o forse anche del 20% rispetto a quello che trovate nel sito dell’agenzia del territorio e delle entrate, dovete fare attenzione.
PL Annullati per corruzione.
Non sono stati trovati esempi specifici di piani di lottizzazione bloccati per corruzione nelle ricerche effettuate. Tuttavia, è noto che in Italia ci sono stati diversi casi di piani di lottizzazione e progetti edilizi annullati o bloccati a causa di infiltrazioni mafiose o corruzione. Ecco alcuni esempi noti:
Esempi di piani di lottizzazione bloccati
1. Caso di Roma: Nel 2014, il piano di lottizzazione per la costruzione di un grande complesso residenziale a Roma è stato bloccato a causa di indagini su corruzione e collusioni con la criminalità organizzata. Le indagini hanno rivelato che alcuni funzionari pubblici avevano ricevuto tangenti per facilitare l’approvazione del progetto.
2. Catania: Nel 2017, un piano di lottizzazione a Catania è stato annullato dopo che emerse che i proponenti avevano legami con clan mafiosi locali. Le autorità hanno deciso di bloccare il progetto per evitare che venisse utilizzato per il riciclaggio di denaro sporco.
3. Palermo: In diverse occasioni, piani di lottizzazione a Palermo sono stati sospesi o revocati a causa di inchieste su corruzione e mafia. Le autorità locali hanno dovuto affrontare numerosi casi in cui i progetti edilizi erano legati a pratiche illecite.
Conseguenze
– Annullamento dei progetti: Quando un piano di lottizzazione è bloccato per corruzione, tutti i permessi e le autorizzazioni rilasciati possono essere annullati, portando alla cancellazione del progetto.
– Sanzioni per i responsabili: I funzionari pubblici coinvolti in pratiche corruttive possono affrontare sanzioni penali e amministrative, inclusi arresti e condanne.
– Ripercussioni per i lottizzanti: Le aziende o i privati coinvolti possono subire danni reputazionali e perdite finanziarie significative, oltre a potenziali azioni legali.
Considerazioni finali
La corruzione e le infiltrazioni mafiose rappresentano un problema serio nel settore della pianificazione urbanistica in Italia. Le autorità stanno cercando di adottare misure più rigorose per garantire la trasparenza e la legalità nei processi di approvazione dei piani di lottizzazione, ma la situazione rimane complessa e richiede un impegno costante per combattere tali fenomeni.
Citations:
[1] https://www.exeo.it/Articoli/6588/durata-piano-di-lottizzazione.aspx
[2] https://www.darte.unirc.it/documentazione/materiale_didattico/1464_2016_415_26650.pdf
[3] https://www.mauriziolucca.com/effetti-della-mancata-sottoscrizione-di-una-convenzione-urbanistica/
[4] https://biblus.acca.it/piano-di-lottizzazione-normativa-e-indicazioni-utili/
[5https://www.comune.brugherio.mb.it/aree/ambiente-e-territorio/pianificazione-urbanistica/piano-regolatore-generale-prg/piano-di-lottizzazione-p.l./
La corruzione visibile e poco visibile può essere vinta con un doppio controllo, una doppia giuria edilizia che abbia un turn over mensile e veloce. Il suggerimento che noi diamo è quello di integrare la legge urbanistica con sanzioni di tipo penale ( 10 anni di galera) per chi non rispetta le nuove norme. Le nuove norme potrebbero avere questa caratteristica.
- Non si possa costrurie o progettare sul medesimo territorio e su tutto il territorio nazionale nessun immobile se la medesima società o società riconducibile attraverso scatole cinesi, non abbia venduto il 100% degli immobili costruiti ( appartamenti ).
Questo obbligherebbe le imprese ad utilizzare una metodologia di sviluppo, progetti flessibili ed intelligenti. La norma azzererebbe chi ricicla risorse provenienti dal narco traffico ed avremo meno cementificazione inutile sul territorio compresi gli “idiot-architect” che fanno gli schiavetti per questi “cretini”. Una legge del genere richiedere una forza di polizia, addizionale o un reparto speficico dell’esercito ( Carabinieri) con nomine in continuo turn-over, ed una sezione della procura “dedicata” a questi reati. Essendo stato l’uso dei contanti molto limitato per evitare forme di riciclaggio, i furbetta, si concentrano sul “mattone” e la qualità territoriale va a farsi fottere con le conseguenze del caso. Cosi come esitono le “guardie forestali”, potrebbero sorgere “le guardie edilizie”.
Albero genealogico legislativo .
Quali sono i documenti cartacei per fare il permesso di costruire?
i fac simle PDF sono pubblici li abbiamo scaricati per voi e potete scaricarli qui >>
Il primo è della regione Lazio, il secondo è della regione “Lombardia”.
Qua ci sono tutti i moduli per l’edilizia della regione Lombardia
https://www.procedimenti.servizirl.it/procedimenti/html/public/servizio/Ambito_2/edilizia
per semplificarvi la vita abbiamo scaricato il modulo unico che serve per il PDC, se vi serve altri potete andare direttamente al link.
Ma ecco il link diretto, al modulo unificato per la regione Lombardia : Clicca qui >>> ti serve per il PDC
permesso di costruire
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