Progetti di case sostenibili

PROGETTI DI CASE SOSTENIBILI

a cura di Alberto Mei  Rossi 

Se sei nato negli anni  tra i 60 ed i 90 in Italia , nessuno ti ha mai parlato a scuola di case sostenibili,  o meglio di progetti di case sostenibili , perché sono cose che riguardano il medesimo argomento ma si riferiscono a due fasi diverse.  In realtà la cultura ecologica ha iniziato a manifestarsi sin dalla prima fase dell’industrializzazione ma di recente nell’epoca contemporanea , la società ha iniziato a diffondere idee ecologiche nella cultura hippy degli anni 60 , con un forte potenziamento negli anni 70, a partire dagli Stati Uniti. U.S.A, coacervo di tendenze e di mode, che spesso scadono o si rinnovano sotto altre vesti.

Nella cultura hippy era già nata questa avversione anche per il cibo industriale e si era diffusa l’idea agreste della coltivazione dell’orticello di casa. Nessuno si era ricordato di un progetto, degli anni 40 che pochi conoscono e di cui parleremo più avanti.

Se riesci a leggere tutto il capitolo ed i paragrafi ti spiego, come si ottiene una casa progettata con criteri eco-sostenibili e come evitare di farsi rifilare polistirene polistirolo e materiali poco compatibili anche con la salute umana. Intanto occorre dire che la sostenibilità abitativa al 100% non esiste, c’è sempre qualcosa che inquina. Sgombrato il campo dall’ipocrisia o dall’interesse di qualcuno a vendervi polistirolo, seguitemi passo passo in quella che è la corretta comprensione di un progetto eco-sostenibile per la casa.

Un progetto di bio-architettura o di bio-casa, in rapporto alla bio-agricoltura subisce una serie di influenze strategiche. Una delle regole fondamentali, è quella di essere prudenti con gli incentivi statali, spesso ci sono tempistiche molto lunghe e materiali di pessima qualità. Meglio poche cose ma fatte bene e subito in modo progressivo. La casa non è un oggetto inerte e non migliora da solo, occorre agire in modo simbionte.

 

ECO CASE MODERNE /  E PROGETTI PER IL FUTURO / PREVIEW  / ANTICIPAZIONI /.

C’è una strana tendenza nei social a dare spazio a pseudo scienziati dell’estinzione, che espongono le loro teorie dell’impossibilità di prevedere come sanno le città nel 2050; credo che l’uomo non ha mai tentato di fare il mago in tale senso ma ha sempre progettato il futuro con l’urbanistica.   La popolazione italiana  in questo periodo ha difficoltà prevedere e progettare il futuro. Ci sono degli strumenti di analisi, come il calcolo del mutuo oppure il calcolo dell’impronta di  carbonio sulla base del nostro comportamento che manifestano delle informazioni interessanti. Ma sono solo la base per determinare alcuni specifici parametri di progetto.

Nel prossimo secolo il sistema territoriale sarà quello che noi stiamo progettando, cosi come gli architetti del rinascimento avevano pianificato la città che poi si è estesa come concetto  fino al XIX Secolo.

Esiste un rapporto tra l’evoluzione tecnologica dell’uomo, la crescita delle città e il processo di secolarizzazione. Questi tre fattori sono strettamente interconnessi e hanno influenzato reciprocamente il cambiamento sociale e culturale nel corso della storia.

EVOLUZIONE TECNOLOGICA

L’evoluzione tecnologica ha avuto un impatto significativo sulla vita umana, migliorando le condizioni di vita e trasformando le strutture sociali. Le nuove tecnologie, come l’industrializzazione, l’automazione e le comunicazioni di massa, hanno portato a una maggiore efficienza e produttività, accelerando la crescita economica e la urbanizzazione. Le città sono diventate centri di scambio commerciale, produzione e innovazione, attirando sempre più persone dalle zone rurali.

CRESCITA DELLE CITTA

La crescita delle città ha portato a un aumento della diversità culturale e delle opportunità di interazione tra persone provenienti da diverse tradizioni religiose e background culturali. Questa diversità ha contribuito a sfidare le credenze tradizionali e a mettere in discussione l’autorità religiosa consolidata. Inoltre, le città sono state spesso al centro del progresso scientifico e dell’istruzione secolare, fornendo alternative al pensiero religioso e promuovendo la diffusione di idee secolari.

PROCESSO DI SECOLARIZZAZIONE

Il processo di secolarizzazione si riferisce al declino dell’influenza e dell’importanza delle istituzioni religiose nella sfera pubblica e individuale. L’urbanizzazione e l’evoluzione tecnologica hanno contribuito a questo processo in diverse maniere. Le città offrono un ambiente più diversificato e aperto, che spinge le persone a entrare in contatto con idee diverse e a sperimentare nuovi modi di pensare. Le nuove tecnologie, come i mezzi di comunicazione di massa, hanno amplificato la diffusione di idee secolari e alternative alle credenze religiose tradizionali.

Allo stesso tempo, l’evoluzione tecnologica ha spesso fornito spiegazioni alternative per fenomeni naturali precedentemente attribuiti a cause divine, mettendo in discussione la visione religiosa del mondo. Ad esempio, le teorie scientifiche sull’origine dell’universo, l’evoluzione biologica e il funzionamento del cervello umano possono aver minato la credenza in una creazione divina e nell’interferenza divina nella vita quotidiana.

In conclusione, l’evoluzione tecnologica dell’uomo, la crescita delle città e il processo di secolarizzazione sono interconnessi e si influenzano a vicenda. Mentre la tecnologia e l’urbanizzazione hanno fornito le condizioni per il progresso secolare e la diversità culturale, la secolarizzazione stessa è stata alimentata da nuove idee, spinte culturali e scoperte scientifiche rese possibili dall’evoluzione tecnologica e dalla crescita delle città.

 

Il cambiamento climatico è dovuto al riscaldamento in atto da parte della temperatura del sistema solare ed il rialzo della temperatura del sole e dell’atmosfera di Giove. Se ci aggiungiamo anche la quota di aumento di effetto serra dovuto agli “inquinanti”, avremo continue devastazioni climatiche per i prossimi anni. Alla luce di  letteratura scientifica, dobbiamo fare una veloce precisazione. Prima di dire inesattezze occorre capire cosa è accaduto nel passato per poter costruire un modello matematico , progettuale e previsionale su fenomeni  climatici che tenderebbero ad essere “ciclici”.

Nella storia geologica del nostro pianeta, ci sono state epoche in cui la copertura di ghiaccio nell’Artico era notevolmente ridotta o addirittura assente. Questi periodi sono conosciuti come “interglaciali” e si alternano con le fasi glaciali, durante le quali la copertura di ghiaccio si estende a latitudini inferiori.

Durante gli interglaciali, le temperature globali erano più calde rispetto alle fasi glaciali, il che comportava una diminuzione o una scomparsa della copertura di ghiaccio nell’Artico. Durante questi periodi, il polo nord ghiacciato poteva essere ridotto o assente, ma ciò non significa che il polo nord geografico si sia spostato o sia scomparso.

Le informazioni su queste fasi storiche sono ottenute attraverso studi geologici, analisi dei sedimenti marini e delle carote di ghiaccio, nonché attraverso modelli climatici e dati paleoclimatici. Tali informazioni sono spesso pubblicate in riviste scientifiche specializzate nel campo della geologia, della climatologia e delle scienze della Terra.

Due esempi di periodi interglaciali notevoli nella storia recente sono l’Eemiano, che si verificò circa 130.000-115.000 anni fa, e l’Olocene, l’epoca geologica in cui ci troviamo attualmente, che iniziò circa 11.700 anni fa dopo la fine dell’ultima era glaciale.

Se sei interessato a saperne di più su queste fasi storiche e sulle pubblicazioni scientifiche correlate, ti consiglio di consultare le riviste scientifiche specializzate come “Nature”, “Science”, “Geology”, “Quaternary Science Reviews” e “Paleoceanography and Paleoclimatology”.

Seguite anche l’autorevole canale YT E IG Geopop, perché è probabile che abbiano fatto un video di spiegazioni. Googlate  Geopop.  I  cliccate qui : https://www.geopop.it

Fra  50 anni e fra 1500 anni avremo un pianeta identico a questo..; giungeremo ad una nuova era Glaciale fra poco  più o meno di 100 mila anni; quello che possiamo fare per invertire la fase interglaciali è molto semplice cioè :  NULLA! Tuttavia possiamo irreggimentare meglio le acque ed è per questo che  Leonardo da Vinci ha migliorato e potenziato i Navigli in Lombardia; ed è per questo che monaci, agricoltori e contadini, hanno bonificato i territori con opera idrauliche.

 

FUTURO DELL’UOMO – l’ECO IMPRONTA SULLA PRODUZIONE DI CARBONIO- 

Attualmente il Sapiens Sapiens Continuerà a scorrazzare  nel nostro pianeta per altri 100 mila anni; poi potrebbe succedere che si formi    la specie terra-formante sarà in grado di colonizzare il sistema solare e di rigenerare  il pianeta Terra. Tuttavia ancora la letteratura scientifica non è in grado di capire se è in corso al speciazione. L’uomo di Neanderthal si è estinto sulla base del cambiamento  climatico che ha fatto nascere l’Homo Sapiens, ergo colui che meglio si è adattato al cambiamento climatico di 40 mila anni fa. Quello che sta accadendo oggi è la stessa cosa ma pochi la vedono. Quel cambiamento climatico era la prima fase della mutazione interglaciale che aveva generato dei cambiamenti improvvisi poco equalizzabili.

In genere  tuttavia nella letteratura scientifica, attualmente non esiste un consenso scientifico sulla possibilità di una nuova speciazione umana e sulla sua eventualità futura. L’evoluzione umana è un processo estremamente complesso e influenzato da una moltitudine di fattori, tra cui la genetica, l’ambiente, la cultura e il comportamento. L’estinzione dell’uomo di Neanderthal, avvenuta circa 40.000 anni fa, è stata causata probabilmente da una combinazione di fattori, tra cui la competizione per le risorse, i cambiamenti climatici e la pressione esercitata dall’uomo di Homo sapiens. Tuttavia, ciò non implica necessariamente che una nuova speciazione umana sia inevitabile o imminente.

Ci sono sicuramente studi scientifici e riviste del settore che si occupano dell’evoluzione umana e delle sue implicazioni antropologiche, come ad esempio la rivista scientifica “Journal of Human Evolution” e il “Journal of Anthropological Sciences”. Tuttavia, l’idea di una nuova speciazione umana non è attualmente un argomento ampiamente discusso in questi contesti, poiché si tratta di una prospettiva ancora molto ipotetica e incerta.

 

futuro alternativo per le case ecologiche
Un progetto in fase di sintetizzazione con A.I. e in fase di sviluppo – contenuti integrali presenti con una novità che sarà esposta in una nuova sezione del sito in fase di copy-writing

 

 

 

CONTATTI E INDICI DI PRE IMPOSTAZIONE

Penso

case-ecologiche-moderne
case ecologiche moderne

che tu non vedi l’ora di capire esattamente quale pianificazione si adatta al tuo scopo, inizieremo con un elenco delle cose da fare e da pianificare, poi distingueremo il tipo di casa dal tipo di terreno, con schemi molto veloci.  Seguici di capitolo in capitolo e di paragrafo in paragrafo ed ogni giorno ritorna sul sito perché ci saranno continui aggiornamenti. Aiutati con il modulo di ricerca  perché alcuni argomenti sono  già stati trattati e magari trovi anche i disegni corretti. SCOPRI COME  pianificare  un progetto, puoi contattarci su  officina23@archiram.com

 

 

 

 

INDICE DI PREDEFINIZIONE DEI PROGETTI DI  CASE SOSTENIBILI 

INDICE DELLE PROCEDURE  PER PROGETTI DI CASE SOSTENIBILI 

  • Caratteristiche del terreno.
  • Modalità di scavo.
  • Composizione in base all’asse eliotermico.
  • Analisi del contesto.
  • Contesto sociologico.
  • Modulo politico.
  • Analisi delle tempistiche di contesto.
  • Strategie di sicurezza.
  • Modo di presentare il progetto.
  • Costi di progetto.
  • Modalità di incarico.
  • Analisi dei materiali ed aziende in  in modo “preventivo”.
  • Ricerca degli incentivi più sicuri.
  • Individuazione di potenziali sponsor.
  • Materiali: sistema e sub sistema degli involucri.
  • Materia  e componenti : Infissi e sistemi di pannellatura.
  • Componenti tecnologiche : Pannelli sistemi solari caustici progettazione ed impianti termici.
  • Calcolo nel tempo del risparmio economico rispetto ad una casa quasi zero o tradizionale.
  • Perizia sull’aumento annuale del valore catastale immobile.
  • Analisi fiscale ed assicurativa.
  • Sicurezza anti-intrusione e criteri di sorveglianza abitazione.
  • Previdenza contrattuale con controllo e verifica in ufficio acquisti del comportamento dell’impresa.

PROGRAMMI PROGETTUALI PRINCIPALI PER LE CASE SOSTENIBILI

Se il link non è ancora attivo tornate giornalmente sulla pagina perché prima o poi i link saranno attivi e troverete delle cose molto utili a capire dove volete e potete andare.

  • Casa su un solo livello con corte giardino ed orto
  • Abitazione su due livelli lineare
  • Dimora  a corte su un livello e dependance
  • Dispositivo abitativo  articolato in più direzioni

 

CONCETTI DI ARCHITETTURA SOSTENIBILE ( 1 riferimento su 10)

Tra i concetti di architettura sostenibile, potremmo fare una analisi storica ma la rimandiamo nei prossimi articoli, possiamo tuttavia fare riferimento ad uno dei concetti legati al tema dell’aria. La prendiamo con i 4 elementi. Acqua fuoco terra aria. Oggi la prendiamo dal tema dell’ ARIA. La circolazione dell’aria all’interno dell’abitazione ha un ruolo fondamentale per tanti motivi. Ma andiamo ad una serie di progetti citati su di un opuscolo molto interessante che possiedo.

Nel 1972 qualcuno ha scritto cose molto interessanti che qui devo citare perché  ci sono chiarimenti sul tema dell’ecologia.   Che cosa è realmente un progetto ecologico?  Da queste citazioni si capisce, come non sia sufficiente un ecobonus” e consulenti allegati o  normali tecnici abilitati per governare un eco-progetto.   La chiave progettante è nel  rapporto uomo-casa-natura ( UCN) . Bene. Se non si comprendono queste differenze-diversità è perché  non si sono lette queste cose nel 1972.

 RIFERIMENTI STORICI SULLE PROGETTAZIONI DI CASE SOSTENIBILI

Probabilmente nel 1972 qualcuno era troppo piccolo ( io avevo pochi anni )  o sapeva appena leggere e non sapeva nemmeno cosa fosse l’ecologia, ma in un testo scritto da Mario Buono, e curato anche da  Virginia Gangemi  dal titolo “Architettura del vento“, ( 1998)  abbiamo una traccia nella prefazione – introduzione.   Titolo emblematico con una frase ben precisa: ” le ragioni di una ricerca”.

Prima ancora della crisi energetica  del 1973 , Maldonado scriveva nel suo poscritto inserito nella seconda edizione del testo La Speranza Progettuale -Ambiente e Società  ( 1972 ) :<< e cosi è nata la moda abusivamente detta ecologica>>.  Ci si riferiva al rapporto società e natura e l’ecologia, come una moda, che risultava diffusa a livelli internazionali.

<< L’ecologia è infatti la scienza  che studia le relazioni tra gli esseri viventi e l’ambiente nel quale vivono>>; mentre l’ambiente << definisce ciò che circonda una persona o una cosa , lo spazio nel quale una persona vive, l’insieme delle condizioni sociali, culturali  e morali che circondano l’individuo e ne consegnano le forme della vita fisica e spirituale>>

 

LETTURE FONDAMENTALI PER CAPIRE COSA FARE PRIMA ANCORA DI CHIEDERE UN PROGETTO DI CASA SOSTENIBILE 

( inserimento immagine ) Il testo è fondamentale e da leggere e capire, oppure è sufficiente scegliere alcune parti che interessano un proprio obiettivo per la propria casa di abitazione. Sicuramente questa traccia nella prefazione genera delle sensazioni di chiarezza immediata . Pensate che siamo nel 1972 ed ancora non si era manifestata la “crisi energetica”, questo la dice lunga su quello che già prima si stava facendo per capire il rapporto tra “ecologia umana” ed ambiente naturale. L’ambito dell’introduzione era riferito ai sistemi attivi di condizionamento estivo e le ripercussioni ambientali.

L’IMPORTANZA DI UN LIBRO.

Immagine book

libro - architettura vento
libro architettura del vento di Mario Buono

Il concetto di “rigradazione entropica” era un concetto espresso con urgenza in quegli anni, anni , per intenderci dove ancora il WTC di NY non era completato e dove Dubai era poco più di un villaggio con cammelli e tendaggi improvvisati. Leggere questo testo è importante per capire come il protagonismo ambientalista che serve solo al narcisismo di certi personaggi, non serve a nulla. Si stanno creando gruppi di soggetti inutili che non fanno assolutamente nulla e pretendono che si faccia qualcosa, nessuno di loro sta fisicamente dimostrando quello che “pretende” . Siamo molto lontani dal 1972.

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1972 musica di quegli anni >>

CONCETTO DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE CONNESSA ALLA PROGETTAZIONE DI CASE 

La sostenibilità ambientale è un concetto scientifico complesso e si fonda, anche  sulla conoscenza o quanto meno lo studio delle leggi della termodinamica, ma non solo.   Spesso  ti trovi a parlare di latte con qualcuno ma non conosce l’attuale prezzo al litro che è aumentato di 10 centesimi in 2 anni circa da 1,50€ di media siamo passati ad  1,60€ di media. Pronunciano la composizione di parole “sostenibilità ambientale” ma è solo una locuzione meccanica che esce dalla loro bocca, usata per lo più a far prendere aria ai denti. Molti di loro “confezionano anche progetti di case ad emissione quasi zero ma  non sanno cosa è la reale sostenibilità ambientale. Le loro case sono composte ancora da “muri bucati” o meglio da “scatole murarie bucate”, la peggiore risposta all’ambiente, se le osservate bene sono case inzuppate di lastre di polistirene, che, come è noto non cresce sugli alberi.

 

RIGRADAZIONE ANTROPICA PER I PROGETTI DI CASE SOSTENIBILI.

Se poi la sostenibilità ambientale è connessa con la progettazione di case, la faccenda si complica. La sostenibilità ambientale legata alla progettazione architettonica di case è quel parametro indispensabile per dimensionare e governare la  “ri-gradazione entropica”. Senza un controllo della  “ri-gradazione entropica”, l’ambiente cui è inserito l’uomo con il suo habitat nell’habitat naturale e territoriale, esaurisce le risorse, provocando l’estinzione fisica di chi ha ignorato di attivare il controllo della regolazione  antropica. Urge di conseguenza, la progettazione organico-antropica e tecno-organica. Parlai tempo fa di questa modalità di progetto con alcuni docenti di tecnologia del politecnico, sgranarono gli occhi. Loro talmente legati alla cattedra non potevano supporre una pericolosa fusione di discipline, ne andava a detrimento il loro stipendio e la poltrona presso il loro “dipartimento”.

Musica consigliata

 

 

 

BOOK TIME. LIBRI DEL SETTORE  BIBLIOGRAFIE E  SUGGERIMENTI DA AMAZON

  1. L’architettura del vento di Mario Buono Edizioni Clean. Design e tecnologia per il raffreddamento passivo. Presentazione di Virginia Gangemi Copyright 1998

 

 

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

A. Baglioni e S. Piardi, Costruzioni e salute: Criteri, norme e tecniche contro l’inquinamento interno,Franco Angeli, Milano, 1993.
A.Cornoldi, S. Los, (a cura di), Energia e habitat, Franco Muzio, Padova, 1980.
A. Konya, Design primer for bot climates (drawings by Charles Swanepoel),The Architectural Press Ltd., London, 1980.
Arch+-Solare Architektur,126,Berlino, 1995.
Architettura & Natura, Mazzotta, Milano, 1994.
Architettura bioclimatica, De Luca Edito-re,Roma,1983.
Cooling with Ventilation, Solar Energy Research Institute,Florida,1986.
Energia-Progetto, Celid, Torino, 1981.
European Directory. Energy Efficient Building,James and James, Science Publishers Limited,London,1993

BIBLIOGRAFIA RAGIONATA

European Directory. Sustainable and energy efficient building, James and James, Science Publishers Limited,London,1995.
Evolution of external perimetral componets in bioclimatic architecture,ISES,Milano, 1990.
La Progettazione dell’Architettura Bioclimatica,Franco Muzio & C.Editore, Atti del Seminario sui sistemi passivi, Bari 1979,Padova, 1980
B. Givoni, Man Climate and Architecture, Applied Science Publishers Ltd,London,1976.
B.Jankovich, Clima e progetto, Edizioni Medi-cea,Firenze,1990.
B. Malcolm, W.Malcolm, Passive Solar Energy: The Homeowner’s Guide to Natural Heating and Cooling,Anderson,1995
B.Rudofsky, Architecture without architects, D.& C, Inc. New York,1964 (tr.it.Architettura senza architetti, a cura di D. de Filippis, Edizioni Scientifiche Italiane,Napoli,1977).
C.Benedetti, Manuale di architettura bioclimatica, Maggioli editori, Rimini,1994.
C.Gallo (a cura di),Architettura bioclimatica, Enea,Roma,1995.
D.F.Noble, La questione tecnologica, Bollati Boringhieri,Torino,1993.
D.Francese, Architettura bioclimatica: risparmio energetico e qualità della vita nelle costruzioni.
UTET, Torino, 1996. D. Wright, Natural solar architecture, Litton Edu-cational Publishing, New York, 1978 (tr.it. Abitare con il sole, a cura di G. Mancuso, Franco Muzio.
Padova, 1981).

BIBLIOGRAFIA ORGANICA

F. Butera, Energia e tecnologia fra uomo e ambiente: complementi di fisica tecnica per architetti, Città Studi, Milano, 1992.
F. Butera, Quale energia per quale società, Mazzotta, Milano, 1979.
F. Coccia, La casa & il luogo, Edizioni Kappa,Roma, 1997
G. Alfano, F. R. d’Ambrosio, F. de Rossi, Fondamenti di benessere termo-igrometrico, Cuen,Napoli, 1987
G. Scudo, Tecnologie termo-edilizie: principi e tecniche innovative per la climatizzazione dell’edilizia, Città Studi, Milano, 1993.
I. Amirante, G. Gaterina, U. Leone, Costruzione della casa e risparmio energetico nel mezzogiorno, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 1979.
Progettazione ambientale, a cura di G. Mancuso,Franco Muzio, Padova, 1980.
Storia dell’architettura moderna, a cura di F. Piccarretta, terza edizione, Zanichelli, Bologna,1993.
M. Bottero, G. Rossi, G. Scudo, G. Silvestrini, Architettura solare. Tecnologie passive ed analisi costi/benefici, Clup, Milano, 1984.
T. Maldonado, Il futuro della modernità, Feltrinelli, Milano, 1987
T. Maldonado, La speranza progettuale, Einaudi, Torino, 1970.
M. Ruffilli, (a cura di), Tecnologia e architettura bioclimatica all’Expo ’92 di Siviglia, Bollettino
informativo del Dipartimento di Configurazione e Attuazione dell’Architettura, D’Alessandro, 1993.
V. Campajola, A. Fanchiotti, C. Gallo, L. Zevi, (a cura di), Architettura bioclimatica: en/arch.  83, inze, 1995.
M. Sala (a cura di), Primo convegno nazionale sull’insegnamento universitario delle tecnologie
sostenibili, Alinea, Atti del convegno, Firenze, L’architettura cronache e storia n° 334-335, Agosto/Settembre, 1983.
V. Gangemi (a cura di), Architettura e tecnologia appropriata, Franco Angeli, Milano, 1985.
M. Sala (a cura di), Tecnologie Bioclimatiche in Europa, Alinea, Firenze, 1994.
V. Olgyay, Design with Climate, Princeton, NewJersey, 1962, (tr.it.)
Progettare con il clima, a cura di G. Mancuso, Franco Muzio, Padova, 1981.
P. Davoli, Architettura senza impianti, Alinea, Firenze, 1993.

ARCHITETTURA PROGETTI E CASE SENZA IMPIANTI  ( IL PARADOSSO DELLA MODERNITA’


     Dalla bibliografia emerge l’ultimo libro che reputo il più interessante: Architettura senza impianti. L’idea di progettare e realizzare edifici, senza impianti, implica la possibilità di realizzare, una struttura simbionte e simbiotica, totalmente integrata con il comportamento del  contesto. Non è difficile pensare ad una casa come un grande impianto, che governa la temperatura e l’energia senza dipendere da impianti. Essa stessa è un impianto, tecno meccanico  tecno automatico e tecno-organico.
Testo del 1993. L’antica architettura romana, non aveva impianti elettrici, e pure i grandi palazzi erano illuminati di notte e le case erano riscaldate nei mesi invernali.  Vedremo questo dettaglio,  inserendo una novità nel modo di vedere le entità antiche di cui vi abbiamo già dato un assaggio nel 2015.  
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DALL’ARCHITETTURA SOSTENIBILE, DALLA PROGETTAZIONE SOSTENIBILE ALL’ARCHITETTURA E PROGETTAZIONE SIMBIONTE

Dall’ambito sostenibile  all’ambito simbiotico..

SIMBIOTICO

SIMBIONTE

simbïónte s. m. [der. del gr. συμβιόω «vivere insieme», comp. di σύν «con» e βιόω «vivere»; cfr. simbiosi]. – In biologia, individuo, animale o vegetale, che vive in simbiosi con altri.

    L’architettura e la progettazione simbionte ha una diversità sostanziale dall’ambito solo sostenibile; e sta nel risultato. Il dispositivo architettonico che ne nasce ” non usa la natura . non usa il contesto non si serve come una zecca del contesto, non è un parassita come  viene esposto nei film della Marvel, ma ” VIVE ASSIEME” al contesto, naturale.

 

 

 

Spieghiamoci con un esempio che forse si avvicina. Un edera che si attorciglia ad una quercia non è simbionte ma è sostenuta dalla quercia , che esaurirà   il suo sopporto non appena l’edera avrà utilizzato tutte le energie della quercia fino alla sua morte.

Un fungo che cresce sulla pianta o del muschio è simbionte, perché vive assieme alla quercia; il muschio trattiene l’acqua in eccesso ed il fungo raccoglie sostanze in eccesso che alla quercia non servono. La progettazione ed architetture simbionte è proprio questo comportamento. Non tocca il territorio, non se ne attacca come una zecca, ma usa raccoglie e produce energie che restituisce  al territorio.
Lo stesso accade nella società. Ci sono i Parassiti, i Simbionti, i Replicanti, i Vampiri energetici, tutti all’interno del quadro delle 16 personalità portanti. Chi sviluppa un progetto di architettura organico-sostenibile e simbionte , ovviamente fa parte dei simbionti. Il parassita con sintomi di essere simbionte. spesso non completa fino infondo il progetto, vi risparmio la fanfara sui rettiliani, perché qui non è sede di tale argomentazione.

SPECIFICAZIONI SIMBIONTE-NON SIMBIONTE

     Un palazzo con sopra  gli alberi non è simbionte perché la sopravvivenza degli alberi dipende parzialmente da sistemi di irrigazione interna e la vita degli alberi dipende dall’uomo. Un edificio di quel tipo non è simbionte perché  ha dei costi d’immagine. Abbiamo l’architettura e la tecnologia simbionte di livello 1alfa  e di livello 2alfa. Il livello due non solo genera progetti in cui il dispositivo abitativo vive con il contesto ma restituisce nel contesto risorse trasformate per il territorio.
L’umanità sta iniziando in ritardo a sviluppare progetti sostenibili e li sta finanziando a causa di stupide proteste ( a mio avviso per-confezionate dal sistema dell’oligopolio dell’energia)  legate al  “riscaldamento globale”.  Chi non ha alcuna cognizione del futuro e delle conseguenze dei progetti  ” ECOLOIDI” scambiati per progetti sostenibili interpreta la protesta.  In una città  come  Milano attualmente non c’è alcun edificio sostenibile e di conseguenza nemmeno simbionte.
Forse un edificio che vi si avvicina come concetto e forma è il palazzo nuovo della UNIPOL progettato dall’architetto Cucinella.  Tutto il resto è speculazione edilizia pura con formalismi prevedibili provinciali e mediocri, sebbene interessanti sul piano estetico.

INTRODUZIONE ALL’ARCHITETTURA SIMBIONTE CENNI ALLE LEGGI DELLA TERMODINAMICA

L’architettura simbionte o organico-simbionte, ha un potere diverso; l’edificio “cresce e si sviluppa da solo” e vive assieme al contesto. Si tratta di una entità intelligente. Come si progetta un edificio simbionte? occorre utilizzare la variabile tempo e governare delle semplici equazioni  Non ultime, occorre utilizzare le tre leggi della termodinamica. Vedo in giro stupide iniziative con gli orticelli sub-urbani presentate da narcisisti malati di protagonismo . Tutta apparenza.
    1. 1) CONSERVAZIONE DELL’ENERGIA
    2. 2) ENTROPIA IN FUNZIONE DEL TEMPO
    3. 3) QUALSIASI TRASFORMAZIOONE DELLA MATERIA è IRREVERSIBILE

Alcuni libri  su Amazon.

2) – Progettazione costruzione bioclimatica dell’architettura      https://www.amazon.it/Progettazione-costruzione-bioclimatica-dellarchitettura-Marcello/dp/8878903809/
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