Senso dello Spazio/Tempo/Natura i giardini pensili di Babilonia.

SPAZIO TEMPO E RAPPORTO TRA ARTIFICIO E NATURA . BABILONIA I GIARDINI PENSILI

Il rapporto con i concetti di spazio e tempo, rispetto alle iniziative che molti reputano contemporanee ma che contemporanee non sono, si fonda su alcuni aspetti non legati a scelte ma a processi. I reali processi innovativi per creare un habitat, dei nostri tempi, non deve passare per cose già fatte o viste, tuttavia è quasi del tutto impossibile oggi pensare qualcosa che non sia già stato pensato da altri nella storia antica. Oggi ogni singola casa piantata a terra ha un suo buon giardino da coltivare. Il modo migliore per sviluppare un progetto è quello di guardare con delle immagini quello che è presente e poi analizzare queste immagini per poter sviluppare  un progetto dignitoso e credibile. Dei dettagli del singolo intervento casalingo, parleremo in altri articoli che seguiranno da qui all’autunno.

SPAZIO TEMPO CULTURA DELLA NATURA E FORMAZIONE DEL CONCETTO DI GIARDINO

Il senso dello spazio legato al tempo può essere interpretato, attraverso vari parametri, qui prediligiamo quello della cultura della natura. La moda attuale secondo me anche abbastanza sciatta è il disegno degli alberi sui condomini, che dal punto di vista architetturale sono abbastanza obsoleti. Ritengo che la peggiore stupidità sia proprio questa., rivestire di piante  gli errori dell’uomo. Natura o artificio. L’artificio deve inserirsi nella natura. Provate a pensare se tutte le foreste fossero inserire in una città infinita con gli alberi sopra? lo squallore totale e la perdita del senso della terra. Questo tuttavia non deve impedirci di coltivare Pomodori sul terrazzo o nel sotto tetto.

Ma come nascono i Giardini pensili in origine ed a cosa servivano?  date una lettura qui e poi tornate..

https://it.wikipedia.org/wiki/Giardini_pensili_di_Babilonia

Giardini Pensili storia memoria e progetto
Giardini Pensili di Babilonia

CRITICITA’ SULLA CONCEZIONE CONTEMPORANEA DEL RAPPORTO TRA TEMPO MEMORIA E NUOVI SPAZI PROGETTATI. IL RUOLO DEL PROGETTO

Dopo aver letto , le 4 righe su Wikipedia qualcuno di voi compreso io, forse si è chiesto perchè nel 590 a.C. dal re Nabucodonosor II,  è stato o sarebbe stato costruito il giardino pensile di  Babilonia. Al netto delle ipotesi controverse sulla sua reale esistenza andiamo a vedere perchè fu  realizzato ma sopratutto come. Quali mezzi e quale capacità politica era implicita in quel modo di fare architettura.

Questo ragionamento serve per capire, la differenza tra chi conclude prevede e trionfa in nuovi  progetti e chi è contento di subire stronzate televisive vendute come cultura e conoscenza più o meno nei loro  inutili confini.

Dal contesto, culturale che si capisce, la base cognitiva da cui un manufatto viene realizzato. Diverso è oggi, il processo mentale secondo cui la massa idiota consegna a perfetti imbecilli la possibilità di realizzare opere di significato dubbio. Si chiama processo narcisistico, secondo cui, l’ominide che sia maschio o femmina deve affidare ad un barone con coperture politiche, un progetto per sentirsi superiore agli altri.

Magari con un bel selfie su quella piattaforma ricca di puttane e puttanieri che tutti ormai oggi usano per tentare di far capire agli altri che sono felici, in realtà si getterebbero volentieri sotto un treno. La cultura è un altra cosa, la cultura si chiede il perchè e magari rovista in un archivio  Peccato che questi imbecilli non sanno cosa sia la cultura e finanziano a cazzo associazioni, per il gusto di averle finanziate secondo metodi sciatti e squallidi.

Intanto bisogna dire Nabucodonosor fu un condottiero che oltre a “creare” distruggeva. Egli fu l’artefice dalla distruzione del tempio di Salomone, ma andiamo al nocciolo della question.

MOTIVAZIONI DELLA REALIZZAZIONE DEI GIARDINI PENSILI.

Le motivazioni della realizzazione del Giardini pensili, furono relativamente funzionali ma legati da motivazioni spirituali e di dedica alla regina Amytis ( Amytis, detta anche Amuhia – regina persiana figlia di Ciassare e sposa di Nabucodonosor II )lo scopo era quello di comunicare con le divinità, studiando i codici astronomici e l’intero manufatto doveva dare la sensazione a chi lo visitasse di sentirsi piccolo di fronte al Divino.

I simboli ricorrenti utilizzati nell’architettura babilonese come in quella egizia sono caratterizzati dalla presenza importante del Leone, e del leone alato..

 

 

 

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