IL
PROCESSO : Il processo di progettazione
è lento ed irreversibile, qualsiasi progetto fa l'uomo
è destinato a realizzarsi anche nel luogo non
pre-definito; le idee sono come dei virus che invadono la mente del
progettista e di chi ne ha beneficio. Naturalmente sono "virus" che
portano benefici. Nessuna idea nasce da sola. Il retaggio culturale che
sta alla base di un idea, non sono una squallida casa
in periferia e la presenza all'interno di un archivio,
storico, che
è una delle modalità, ma non può
essere quella portante. Cosi come il "viaggiare", non genera il
linguaggio del progetto ma , trasmette solo una modalità
dinamica di sviluppo di un idea, per confronto. Dal luogo di lavoro si
ottengono i codici del dna di progetto. Personalmente dopo avere
lavorato in un'area antica di MIlano di cui poi nel descrittore-bio si
parlerà, c'è stata una fase tra il 1992 in poi di
apprendistato di progetto , in località Sforzesca,
Vigevano, nei territori, cui chi vi scrive, ha abitato e lavorato. Sono
le terre degli Sforza Visconti, gente che per governare si è
ispirata ai Longobardi. Territori di famiglie vittoriose, che
distrussero il castello della famiglia perdente ( Castel-Seprio dei
Torriani ) . Territori di passaggio e di lavoro di Bramante e Leonardo.
Luoghi dominati dal simbolo dell'aradia, scelta dal Visconti per la
vicinanza con il simbolo della Rosa Camuna. Ecco le fonti
antiche della progettazione , di chi vi scrive. Il processo di
progettazione nasce da queste memorie. Tutto questo rende fertile la
progettazione e conduce un disegno verso, direzioni, innovative, per il
contrasto tra , memoria antica ed immaginazione contemporanea.
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